Dossier su Bini, Costa: “Pagliani fuori dalle istituzioni”

3 febbraio 2017 | 16:34
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Dossier su Bini, Costa: “Pagliani fuori dalle istituzioni”

Il segretario del Pd: “Non ha chiesto scusa e ha fatto solo una difesa legale di sé stesso. Farebbe meglio a dimettersi”

REGGIO EMILIA – “Va detto con forza: per noi deve stare fuori dalle Istituzioni chi immagina che sia lecito costruire dossier, chi pensa a ‘fare la cura’ agli avversari politici, chi non capisce che ad un certo punto si deve prendere coscienza della situazione e chiedere scusa”. Lo scrive il segretario del Pd, Andrea Costa, dopo che ieri al processo Aemilia è emerso che vi sarebbe stato un dossier contro l’allora presidente della Camera di commercio, Enrico Bini (attualmente sindaco di Castelnovo Monti, ndr) che in quel momento era impegnato in battaglie antimafia, di cui parlavano l’avvocato Sarzi Amadè e Giuseppe Pagliani, allora capogruppo del Pdl in consiglio comunale (lo è tuttora oggi per Forza Italia,ndr) e consigliere provinciale.

Scrive Costa: “Le risposte odierne di Pagliani sono probabilmente tecnicamente perfette per un avvocato, molto meno per un esponente politico. Ci saremmo aspettati spiegazioni non in legalese sulla sua assoluzione, ma finalmente una decisa presa di posizione in difesa del prefetto De Miro, una parola nuova di riconoscimento all’impegno ed alle denunce di Enrico Bini, una parola di scuse all’ex presidente Sonia Masini. Giunti a questo punto del processo Aemilia, forse un esponente politico che si è sbagliato a fare certe cose in passato dovrebbe aver capito quale fosse la situazione a Reggio Emilia. Niente. Solo difesa legale di se stesso”.

Continua il segretario del Pd: “Ed è quindi per motivi eminentemente politici che i colleghi di partito di Pagliani dovrebbero chiedere le sue dimissioni, a meno che non vogliano tutti essere rappresentati da chi, politicamente, la pensa così. Noi crediamo che nelle Istituzioni debba sedere chi ha un minimo comune denominatore nel rispetto innanzitutto di chi si batte contro le mafie, magari in prima linea – prefetti, pubblici ministeri, persino esponenti politici di qualsiasi schieramento – e non chi è preoccupato di affermare solo la sua estraneità ai reati. Dopo questa ennesima occasione sprecata a difendere, invece, solo se stesso, davvero Pagliani farebbe molto meglio a dimettersi e poi, magari, a riflettere.  Noi  sappiamo da che parte stare”.

Conclude Costa: “Inoltre colgo l’occasione per manifestare ancora una volta vicinanza e riconoscenza all’ex prefetto De Miro, che ho sentito anche questa mattina: le si sarà anche impedito di parlare ieri in Tribunale ma la sua voce non mancherà di farsi sentire, così come la sua azione meritoria in questo territorio nessuno potrà metterla in discussione”.