Castelnovo Sotto, arrestato con 70 chili di droga in casa

5 febbraio 2017 | 11:42
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Sequestati a casa di Daniele Botti, incensurato, 40 anni, titolare del Grow Shop di via Jacopo da Mandra

CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – Un commerciante di 40 anni, Daniele Botti, incensurato, è stato arrestato ieri mattina, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio dopo che, nella sua casa di Castelnovo Sotto, sono stati trovati dai carabinieri 40 chilogrammi di marijuana e 30 di hascisc. La droga è stata trovata in vari punti della casa (salotto, armadio, frigorifero, sui pavimenti, sul tavolo della cucina).

L’uomo gestisce un negozio a Reggio, il Grow Shop, che vende al dettaglio macchine attrezzature e prodotti per l’agricoltura in via Jacopo da Mandra a Santa Croce. Simbolo del negozio una foglia di marijuana in cui si vendono, legalmente, semi di canapa da collezione e narghilè. Nulla di illecito è stato trovato nel suo esercizio dove i carabinieri si sono successivamente recati per dare corso ad altra perquisizione.

Il titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Claudio Santangelo. Al commerciante i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Guastalla, che hanno lavorato insieme ai colleghi di Poviglio e Castelnovo Sotto, hanno sequestrato oltre 40 chilogrammi di marjuana, circa 30 di hascisc (che avrebbero fruttato al dettaglio tra i 800 mila e un milione di euro), 18.000 euro in contanti e svariato materiale per il confezionamento, tra cui un macchinario per il sottovuoto ed uno per saldare le confezioni di cellophane.

Ma anche una macchina conta soldi, un bilancino di precisione, oltre 300 sacchetti di cellophane e barattoli in plastica di concime, acceleratori della crescita, fertilizzanti, antiparassitari specifici per la coltivazione della cannabis. Insomma, tutto il necessario per un’attività su ampia scala.

Molti ora sono gli interrogativi a cui sono chiamati a rispondere i carabinieri di Guastalla partendo da un dato inconfutabile: nel reggiano c’è sicuramente un grosso traffico di sostanze stupefacenti che, a quanto pare, si poggia anche su persone assolutamente insospettabili.

A rivelarlo non solo l’odierna attività ma anche quelle condotte nel novembre scorso (i 5 italiani insospettabili, tra cui un barista e un parrucchiere, arrestati per il possesso di oltre 5 chili tra cocaina, marijuana e hascisc e 600.000 euro in contanti e quello dei due cinesi arrestati a Novellara con 2 quintali di marijuana e oltre 1.600 piante).