Boom della cassaintegrazione, la Cgil: si rischia ondata licenziamenti

28 febbraio 2017 | 17:12
Share0
Boom della cassaintegrazione, la Cgil: si rischia ondata licenziamenti

Il segretario regionale Giove: “Con nuove norme allungare gli ammortizzatori sociali non conviene più”

REGGIO EMILIA – Esplode la cassaintegrazione fra Bologna, Modena e Reggio dove si è tornati, superandoli, ai livelli del 2010. A Reggio Emilia l’anno scorso sono state autorizzate 6,2 milioni ore di cassa.

Il nuovo segretario della Cgil regionale, Luigi Giove, e’ preoccupato. In mano ha le tabelle sulle ore autorizzate di cassa integrazione straordinaria. Nel 2016 il sindacato registra una nuova esplosione del ricorso alla cigs, dopo il netto calo del 2015: 36.600.000 ore, oltre sei milioni in piu’ rispetto all’anno prima. E nel cuore dell’Emilia manifatturiera, tra Bologna, Modena e Reggio Emilia, si e’ tornati, superandoli, ai livelli del 2010, l’anno nero della crisi.

“Questi numeri rischiano di scoppiarci in mano nel giro di pochi mesi. In alcuni territori non avevamo mai avuto livelli cosi’ alti di cassa integrazione straordonaria. Significa che la crisi non e’ finita”, avverte Giove. Anzi, “siamo ad una curva molto stretta: con le nuove norme sugli ammortizzatori sociali, prolungare la cassa integrazione e’ diventato sconveniente per le aziende, che quindi potrebbero scegliere di stringere i tempi sulle riorganizzazioni e licenziare”, avverte il numero uno della Cgil. Il giro di boa e’ previsto per la meta’ di quest’anno.

“Temiamo che ci siano motivi di conflitto, per questo le istituzioni regionali e nazionali devono prendere atto del rischio e cominciare a lavorare assieme ai sindacati”, incalza Giove. A Bologna nel 2016 sono state autorizzate 9.715.393 ore di cigs (9,2 milioni nel 2010), a Modena 9,2 milioni di ore (8,5 nel 2010), a Reggio Emilia 6,2 milioni, a Ravenna 2,4 milioni. “Sono le cifre piu’ alte registrate in questi territori. C’e’ di che preoccuparsi: e’ come se fossimo nel pieno della crisi, nel 2017 rischiamo dia vere un grave problema occupazionale con un’ondata di licenziamenti”, avverte Giove.

Come si disinnesca allora, questa ‘bomba’ occupazionale? “In questi anni in Emilia-Romagna abbiamo firmato 22.500 accordi. Al di la’ di quello che si sostiene della Cgil, la nostra principale attivita’ e’ fare accordi. In Emilia-Romagna sono serviti a salvare migliaia di posti di lavoro. E’ questo quello che faremo: difenderemo ogni singolo posto di lavoro”, assicura il segretario.