Bagnolo, maxi truffa di pellet e legna

Tre persone denunciate: Oltre 14 tonnellate di pellet e 121 quintali di legna da ardere acquistati, mai pagati e rivenduti sotto costo
BAGNOLO (Reggio Emilia) – Oltre 14 tonnellate di pellet e 121 quintali di legna da ardere acquistati, mai pagati e rivenduti sotto costo: truffa aggravata l’accusa mossa a due uomini e una donna calabresi dai carabinieri di Bagnolo. Il buco di circa 10.000 euro lasciato all’azienda truffata potrebbe essere la punta di un iceberg.
Un primo contatto per tranquillizzare la vittima e poi un consistente ordine di legna da ardere e pellet pagati con un apparente regolare assegno bancario poi risultato protestato in quanto tratto da un conto corrente senza fondi.
In questo modo tre astuti truffatori hanno raggirato un commerciante della provincia di Parma acquistando in un unico ordine, mai pagato, ingenti partite di pellet (15 tonnellate) e 121 quintali di legna da ardere per un controvalore di circa 7.500 euro. Un colpo che potrebbe essere la punta di un iceberg di una piu’ ampia truffa su cui ora si stanno concentrando le indagini dei carabinieri di Bagnolo in Piano a cui il commerciante raggirato ha sporto denuncia.
I militari di Bagnolo, dopo le indagini, hanno denunciato con l’accusa di concorso in truffa un 52enne crotonese, la nipote 40enne e il compagno 43enne, questi ultimi calabresi d’origine residenti a Cadelbosco Sopra.
Secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri i tre, in concorso tra loro e non è escluso con la probabile correità di altre persone in corso di identificazione, avevano effettuato nel novembre dello scorso anno un importante acquisto di pellet e legna da ardere da un commerciante della provincia di Parma. La merce era stata fatta scaricare su un’area privata di un ignaro bagnolese a cui il 52enne crotonese, aveva chiesto cortesemente la disponibilità dell’area.
L’assegno ricevuto a pagamento della merce acquistata era risultato successivamente non esigibile in quanto tratto da un conto corrente senza fondi. Inizialmente il commerciante era riuscito a contattare il cliente che aveva preso tempo promettendo di saldare con un bonifico mai avvenuto. Quando ha capito di essere truffato il commerciante ha sporto denuncia ai carabinieri di Bagnolo fornendo ai militari unìutenza telefonica con cui il commerciante inizialmente aveva intavolato la trattativa e indicandogli l’area dove era stata scaricata la merce.
Quest’ultimo sito è risultato appartenere un reggiano estraneo alla truffa mentre dall’utenza i militari sono risaliti prima al 52enne crotonese e quindi ai suoi due complici a carico dei quali venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa in concorso. Nel corso delle indagini i carabinieri, che hanno recuperato una quarantina di sacchi di pellet restituiti alla vittima, hanno appurato che il terzetto successivamente alla truffa aveva piazzato il materiale rivendendolo sottocosto a loro conoscenti che l’hanno comunque acquistato in buona fede.