Aria pessima, il M5S chiede un Consiglio straordinario

1 febbraio 2017 | 14:30
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Aria pessima, il M5S chiede un Consiglio straordinario

Pm 10 tre vole oltre il limite consentito: la pianura padana è una camera a gas. “Non bastano le domeniche senz’auto, serve una svolta radicale”

REGGIO EMILIA – Un consiglio comunale straordinario sulle strategie di miglioramento della qualita’ dell’aria. Lo chiedono a Reggio Emilia i consiglieri comunali del M5s, Ivan Cantamessi e Alessandra Guatteri, annunciando fin da ora: “Se verranno prese iniziative serie e coraggiose non esiteremo ad appoggiarle”.

Ieri, fra l’altro, come si può evincere dalla foto che pubblichiamo, l’aria è peggiorata ancora con 187 microgrammi per metro cubo in viale Timavo e 174 a San Rocco di Guastalla, valori che sono oltre il triplo del consentito e che vengono considerati portatori di aria pessima come si evince dalla colorazione viola della cartina. Una situazione, mal comune mezzo gaudio, che accomuna tutta la Regione come si può evincere dalla cartina.

A fronte dei ripetuti sforamenti del limite delle polveri pm10 nell’aria che si sono susseguiti nei primi giorni del 2017, denunciano i consiglieri, “a Reggio non si ha nemmeno il coraggio di sedersi attorno ad un tavolo con Conad per provare a trovare soluzioni alternative per evitare la costruzione di un inutile centro commerciale e oltre 200 appartamenti in una bellissima area verde in via Luxembourg. Con conseguente aumento del traffico e inquinamento in zona”.

Come “al solito – proseguono Guatteri e Cantamessi – la strategia del Pd per l’aria si sintetizza in una danza della pioggia: speriamo che piova, speriamo che arrivi la perturbazione che tutto mescola e abbatte al suolo (con ulteriore inquinamento dei terreni in questo caso). Un po’ poco di fronte al fatto che i figli dei reggiani e i reggiani si ammalano per colpa di questa situazione”.

I pentastellati richiamano inoltre la giunta agli impresi nelle mozioni votate in sala del Tricolore (l’ultima e’ stata discussa ed approvata a gennaio di quest’anno, la prima era del novembre 2014) in cui si chiedeva al sindaco di “predisporre un piano di respiro pluriennale, non composto solo da misure tampone, che tenga conto di tutti le variabili che incidono sulla qualita’ dell’aria e che individui le politiche necessarie per ripristinare una situazione che non presenti rischi per la salute dei cittadini nel breve/medio e lungo periodo”.

I 5 stelle danno poi atto del piano del Comune “Reggio Respira”, che hanno votato, ma “per il resto mancano iniziative coraggiose. Quello che e’ stato fatto in questi ultimi due anni e’ insufficiente”. Insomma, chiudono Guatteri e Cantamessi, “non bastano purtroppo le domeniche senza auto. Serve una presa di coscienza collettiva e provvedimenti radicali e ogni forza politica e sociale deve mettersi in gioco perche’ l’aria e’ di tutti”.