Tribunale, scontro in Senato sulla carenza di personale

REGGIO EMILIA – Scintille in Senato tra la parlamentare reggiana Maria Mussini e il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri sulla carenza di personale amministrativo del Tribunale di Reggio Emilia e le possibili ripercussioni sullo svolgimento del processo Aemilia. A sollevare la questione era stata lo scorso febbraio proprio la vicepresidente del gruppo misto, con un’interrogazione, a cui l’esponente del Governo ha risposto ieri. Mussini si e’ pero’ dichiarata fortemente insoddisfatta.

Partendo dal fatto che ad oggi nel palazzo di giustizia di via Paterlini operano 55 unita’ di personale amministrativo contro una pianta organica da 68 unita’, il sottosegretario ha evidenziato che “l’indice di scopertura risulta, pertanto, pari al 19,12%, inferiore, seppur di poco, alla media nazionale”. Ferri ha poi ricordato le iniziative avviate a livello nazionale per l’incremento del personale negli uffici giudiziari, segnalando che a Reggio nel 2016 il ministero dei Trasporti ha distaccato due dipendenti. Di questi pero’ uno ha chiesto di poter prorogare la propria attivita’ anche nel 2017, mentre l”altro ha cessato l’incarico a maggio dell”anno scorso e non ha voluto rinnovarlo.

Lo scorso 10 novembre pero’ il ministro della Giustizia ha sottoscritto con il presidente della Regione Emilia-Romagna, il presidente della Corte d’appello di Bologna e il procuratore generale un protocollo per la temporanea assegnazione di personale regionale agli uffici giudiziari, “novita’ che puo’ risolvere nell’immediatezza il tema della scopertura del Tribunale di Reggio Emilia”. Il Csm inoltre destinera’ tre magistrati a Reggio.

Compreso il supporto dato al processo Aemilia con “la fornitura delle necessarie dotazioni strumentali” dell’aula speciale, ha concluso Ferri, “il ministero ha, pertanto, adottato tutte le iniziative consentite dalle vigenti disposizioni e finalizzate alla copertura delle vacanze di personale amministrativo del Tribunale di Reggio”. Mussini bolla i numeri forniti come “provenienti da un’altra dimensione” e, riferendosi all’ultimo accordo tra ministero e Regione, fa presente che, dei circa 60 dipendenti della Regione che verranno distaccati, “al Tribunale di Reggio ne tocchera’ uno e al Tribunale di Modena cinque: abbiamo allora un problema di corretta gestione della distribuzione delle risorse”. Pertanto, anche per non indebolire il presidio di legalita’ che a Reggio si e’ sviluppato con Aemilia, “o si trova una risposta concreta, oppure gradirei non vedere piu’ politici che vengono a presenziare alle varie iniziative sulla legalita’, perche’ il primo strumento per sostenerla e’ supportare l’attivita’ di chi svolge indagini e fa i processi”, conclude la senatrice reggiana.