Rossi in pista per la segreteria nazionale del Pd

18 gennaio 2017 | 15:21
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Rossi in pista per la segreteria nazionale del Pd

Potrebbe diventare responsabile organizzativo del partito. L’ex sindaco di Casalgrande conferma, ma mette le mani avanti: “Può succedere di tutto. Resterò comunque sottosegretario”. Sabato la decisione di Renzi

REGGIO EMILIA – Il sottosegretario alla presidenza della Regione, Andrea Rossi, è in lizza per la segreteria nazionale del Pd. L’ex sindaco di Casalgrande non vuole commentare, per ora, questa possibilità ma conferma di essere in corsa. Dice a Reggio Sera: “Può succedere di tutto, ma i commenti li posso fare solo poco dopo”. Ovvero sabato prossimo quando il segretario nazionale del Pd renderà pubblici i nomi della segreteria.

Alla domanda se continuerà a fare il sottosegretario Rossi risponde: “Certo che in quel caso resterò in Regione, oggi si comunica in modo molto rapido anche a distanza, senza problemi. Solo raramente è necessaria la presenza”.

Le indiscrezioni lo indicano addirittura come possibile nuovo responsabile nazionale dell’organizzazione del Partito democratico. Un derby tutto emiliano, che Rossi starebbe giocando con il segretario regionale, Paolo Calvano, ferrarese che oggi compie 39 anni. Un ruolo che, peraltro, in passato Rossi ha già ricoperto nel Pd reggiano. Continua così la corsa del 40enne reggiano, braccio destro di Bonaccini, all’interno del partito.

Una carriera tutta in crescendo. Segretario della Sinistra giovanile a 21 anni, a 28 anni diventa sindaco di Casalgrande e vi resta per dieci anni. Anima e braccia, spesso lo si vede a friggere il gnocco fritto, della festa Pd di Villalunga che, sotto la sua direzione, è diventata la più importante della provincia dopo quella di Reggio.

Il feeling con Renzi non è immediato. Rossi è bersaniano fino al 2013 e fa campagna per l’allora segretario nazionale del Pd candidato premier. Foto lo immortalano, alla fine del 2012, con Bersani a Bettola, suo paese natale, per l’avvio della campagna elettorale. Poi, dopo la non vittoria di Bersani, viene attratto dal fascino del sindaco di Firenze.

Tre anni fa, quando scade il suo mandato come sindaco, Andrea Rossi affianca Luca Lotti per un mese e mezzo nella campagna delle primarie contro Cuperlo e poi si candida alla Regione e risulta il secondo più votato del Pd. Diventa sottosegretario in Regione. Tutte le estati Renzi fa visita alla festa di Villalunga sempre fra bagni di folla e dove l’ex premier si è sempre sentito più a casa rispetto a quella di Reggio. L’unica cosa che li divide è il calcio. Renzi tifa Fiorentina, ovviamente, e Rossi è uno juventino sfegatato. Ma un bianconero in segreteria potrebbe essere il prezzo da pagare per conquistare più consensi in Emilia.