Governo, Gentiloni torna al lavoro: union civili sono legge

14 gennaio 2017 | 15:29
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Governo, Gentiloni torna al lavoro: union civili sono legge

Ilpremier, dopo aver lasciato l’ospedale, ha presieduto il Cdm. La sottosegretaria alla Presidenza del consiglio: “Abbiamo terminato l’iter, era una promessa’. Via libera a 8 delle 9 deleghe sulla Buona Scuola. Prorogati incarichi Del Sette, Graziano, Errico

REGGIO EMILIA – E’ terminata a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del premier Paolo Gentiloni dimesso dal Gemelli, la riunione del consiglio dei ministri. All’ordine del giorno i decreti attuativi delle unioni civili e della Buona Scuola più alcune nomine.

“Con i decreti legislativi di oggi terminiamo l’iter delle #unionicivili. Era una promessa, ora è una legge”. Così la sottosegretaria alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi annuncia il via libera ai dlgs sulle unioni civili da parte del Consiglio dei ministri. Primo via libera, oggi in Consiglio dei ministri, anche a otto delle nove deleghe della legge Buona Scuola.

Il CdM, su proposta del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha prorogato l’incarico per il comandante Generale dei Carabinieri Tullio Del Sette, per il capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Danilo Errico.

“Con l’ok definitivo del consiglio dei ministri ai tre decreti legislativi di attuazione alla legge sulle unioni civili – sottolinea la Campana – il nuovo istituto esce dal regime transitorio ed entra a pieno titolo nell’ordinamento italiano”. Lo dichiara in una nota la responsabile Diritti della segreteria nazionale del Pd, Micaela Campana “Grazie ai decreti ponte, è stato possibile già costituire centinaia di unioni consentendo a tante persone di coronare il proprio sogno d’amore. Con questo ultimo “via libera” si mettono a punto alcuni aspetti non regolati direttamente dalla legge come la disciplina di diritto internazionale privato, la scelta del cognome della coppia, sulla dichiarazione di annullamento e l’armonizzazione del codice penale e del codice di procedura penale che che prevede che il termine matrimonio si intende riferito anche alla costituzione di un’unione civile”, sottolinea Campana che conclude: “con questo atto formale si conclude l’iter di una legge storica che cambia il destino di migliaia di cittadini”.