Ghiaccio e cadute, record di accessi al pronto soccorso

13 gennaio 2017 | 18:43
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Ghiaccio e cadute, record di accessi al pronto soccorso

Al Santa Maria Nuova tra le 6 e le 15 di oggi sono ricorsi alle cure in emergenza-urgenza 247 pazienti (+274% rispetto alla precedente giornata). Percentuali altissime anche negli altri nosocomi della provincia

REGGIO EMILIA – Una giornata di emergenza sanitaria fuori dall’ordinario è quella che il maltempo di oggi ha causato nelle varie sedi ospedaliere del territorio reggiano. Elevato il numero di cittadini con traumi da caduta o da incidente d’auto per le conseguenze del ghiaccio e del gelicidio che ha investito la zona centrale dell’Emilia sin dalle prime ore della mattina. Questo fenomeno meteorologico determina il rapido congelamento delle gocce di pioggia a contatto con gli alberi e con il suolo, rendendolo pericolosamente scivoloso.

Ad essere interessati dalla emergenza sono stati principalmente le Centrali di Soccorso 118 e i Pronto Soccorso generali ed ortopedici. Al Santa Maria Nuova tra le 6 e le 15 di oggi sono ricorsi alle cure in emergenza-urgenza 247 pazienti (+274% rispetto alla precedente giornata), 125 dei quali sono stati dimessi a domicilio dopo l’iter diagnostico e di cura e 20 hanno avuto necessità di ricovero (solo 8 di questi in esito ai traumi da caduta). Situazioni analoghe negli altri ospedali della provincia: a Montecchio (+245%), Scandiano (+414%), Correggio (+406%), Castelnovo Monti (+171%) e Guastalla (+135%).

Nella fascia oraria che va dalle 6 alle 12, il settore della diagnostica per immagini ha eseguito 220 esami radiologici per circa 100 pazienti mentre altri 100, giunti nel frattempo, erano in attesa. Sin dalla mattina, in considerazione della situazione, sono stati potenziati sino a tre  gli ambulatori di diagnostica e, con essi, il personale in turno per complessivi 5 tecnici di radiologia e 3 ausiliari e sono stati temporaneamente sospesi esami interni differibili e controlli programmati.

Il Pronto Soccorso generale ha disposto il potenziamento del triage e l’attivazione di 3 ambulatori supplementari usufruendo dell’impiego di risorse aggiuntive, in particolare: 4 medici, 7 infermieri e 4 operatori di supporto al mattino e 6 infermieri e 1 operatore di supporto al pomeriggio. Al PS ortopedico sono state disposte due risorse mediche aggiuntive e due infermieristiche e parallelamente aumentate le sedute operatorie dedicate alle urgenze traumatologiche nella giornata di oggi e in quella di domani.

Negli Ospedali dell’Azienda USL le principali azioni messe in campo hanno riguardato il potenziamento del numero dei medici e degli infermieri nei Pronto Soccorso, il potenziamento degli ortopedici nelle sale gessi, l’attivazione dei medici internisti a supporto dei Pronto Soccorso, il raddoppio del triage infermieristico, l’attivazione di prestazioni di diagnostica per immagini aggiuntive, il potenziamento del personale dei trasporti, questo già dalla giornata di ieri. Sono inoltre stati distribuiti generi di conforto (acqua, thè, biscotti) alle persone in attesa. L’attività chirurgica e radiologica programmata nella giornata di oggi è stata sospesa e lo sarà anche nei prossimi giorni per far fronte agli interventi di chirurgia ortopedica.

Alle 15 la situazione nei Pronto Soccorso degli Ospedali di Guastalla e Correggio si era normalizzata, mentre all’Ospedale di Scandiano, quello che ha registrato il maggiore afflusso, la situazione sta migliorando pur mantenendo ancora un elevato tasso di attività. Anche all’Ospedale di Montecchio, dove l’affluenza è ancora alta, l’attività è a pieno regime. Si è trattato per lo più di traumi di media-lieve entità che nella maggioranza dei casi non hanno richiesto il ricovero. Non si registra carenza di posti letto.

Le Direzioni Sanitarie “esprimono un sincero ringraziamento ed elogio a tutti gli operatori, molti dei quali rientrati in servizio dal riposo, per l’impegno, la professionalità e lo spirito di servizio. Sentiti ringraziamenti anche ai cittadini che hanno sopportato con pazienza il loro turno, comprendendo l’eccezionalità della situazione”.