Disdetta contratti aziendali, marcia indietro parziale di Iren

3 gennaio 2017 | 20:25
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Dopo il presidio di oggi davanti al municipio resta in piedi l’intesa sugli orari. Su altri aspetti, trasferte, le reperibilita’, la mensa e i turni, si torna al tavolo delle trattative. Vecchi: “Reazione legittima dei lavoratori”

REGGIO EMILIA – Si apre uno spiraglio nel muro contro muro tra Iren e i lavoratori del gruppo, innescato dalla decisione dell’azienda di disdettare nel corso del 2017 circa 200 contratti integrativi per armonizzare il trattamento dei dipendenti nei cinque territori in cui opera. Mentre un’ottantina di lavoratori hanno protestato nel pomeriggio di fronte al municipio di Reggio Emilia, dove una delegazione sindacale e’ stata poi ricevuta in serata dal sindaco Luca Vecchi, Iren ha infatti comunicato la sospensione parziale della disdetta degli accordi di secondo livello.

In particolare e’ stato congelato quello riguardante gli orari di lavoro che, oltre ad essere particolarmente sentito dai dipendenti, era l’unico che avrebbe formalmente cessato di avere efficacia dal primo gennaio. Su tutti gli altri aspetti previsti dai contratti integrativi come le trasferte, le reperibilita’, la mensa e i turni, che sino ad oggi erano diversi da provincia a provincia, si puo’ quindi tornare al tavolo del confronto, riprendendo il dialogo avviato per la verita’ da circa un anno.

“Come coordinatore del patto di sindacato – commenta il sindaco di Reggio Luca Vecchi – ho ritenuto di dover ricevere fin da oggi i lavoratori e le rappresentanze sindacali anche per un atto di sensibilita’ e comprensione verso una reazione alla comunicazione dell’azienda che ritengo del tutto comprensibile e legittima”.

Questo, prosegue il sindaco, “non impedisce a me di ritenere, come azionista dell’azienda, che sia necessario sedersi ad un tavolo per armonizzare i contratti il cui numero e’ oggi eccessivo”. Conclude Vecchi: “Abbiamo 12 mesi di tempo davanti e quindi il tempo sufficiente per fare un lavoro che naturalmente sara’ lungo ma che deve essere fatto avendo a cuore il bene dell’azienda che non puo’ prescindere dal fatto di avere buone relazioni industriali e del lavoro interne ed una profonda attenzione della qualita’ del lavoro che e’ anche qualita” del servizio. Quindi credo che la giornata di oggi sia positiva e auspico che non solo la delegazione sindacale appena incontrata ma anche le rappresentanze nazionali possano rispondere positivamente e contribuire costruttivamente al confronto”.

In segno di solidarieta’ con i lavoratori in protesta, hanno partecipato al presidio di questo pomeriggio anche i consiglieri comunali del Partito democratico Dario De Lucia, Gianluca Cantergiani e Roberta Pavarini e i rapppresentanti del comitato “Acqua Bene Comune”. Sulla vicenda e” intervenuta in giornata anche la parlamentare del Pd di Parma Patrizia Maestri, secondo cui “e’ necessario che venga riannodato immediatamente il filo del dialogo e del confronto tra l’azienda e le organizzazioni sindacali per giungere, nel reciproco interesse, ad una rinnovata intesa che tenga conto delle necessita’ di un’azienda in forte crescita ma anche dei lavoratori che ne costituiscono la spina dorsale”. Come “parlamentari – assicura Maestri – faremo la nostra parte”.

La denuncia: “Ci tagliano anche la lavanderia”
“Ci tagliano anche la lavanderia”. E’ la denuncia di un dipendente Iren di Reggio Emilia del comparto dell’igiene ambientale secondo cui, tra i 200 accordi integrativi locali che l’azienda ha annunciato di voler disdettare nell”ambito del processo di armonizzazione dei contratti, c’era anche quello relativo alle spese di pulizia delle divise, a cui i netturbini avrebbero quindi dovuto provvedere a proprie spese (Fonte Dire).