Affitta casa per vacanze ma è truffa: denunciata

14 gennaio 2017 | 11:06
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Affitta casa per vacanze ma è truffa: denunciata

Una trentina i colpi in pochi mesi: le case al mare erano solo in foto sul sito di annunci. Scoperto maxi raggiro ai danni di una 35enne di Bibbiano dai carabinieri da parte di una napoletana 38enne

BIBBIANO (Reggio Emilia) – Grazie a un noto sito di annunci affittava via internet per il periodo estivo appartamenti e case indipendenti nelle più belle località balneari liguri, venete e marchigiane. Una volta ricevuta la caparra, generalmente di 300 euro, la locataria non dava più notizie di se sparendo nel nulla.

In questo modo una truffatrice partenopea ha raggirato decine di cittadini da tutte le parti d’Italia monetizzando caparre di 300 euro l’una per svariate migliaia di euro come accertato dai carabinieri di Bibbiano, che hanno condotto le indagini. Con l’accusa di truffa continuata i carabinieri della stazione di Bibbiano hanno denunciato alla Procura reggiana una 38enne pregiudicata di Napoli. Tra le vittime del raggiro anche un’impiegata 35enne abitante a Bibbiano.

I carabinieri della locale Stazione, a cui la donna ha formalizzato la denuncia, sono riusciti a risalire all’inserzionista che è stata denunciata. La tecnica usata era sempre la stessa: un annuncio trappola con importi per affitti di case al mare nelle più belle località italiane nel periodo estivo a prezzi convenienti, l’invio di un contratto fittizio da sottoscrivere e restituire e la truffa era servita. Quando infatti l’utente a ridosso della partenza chiamava per aver le chiavi la locataria non rispondeva sparendo nel nulla.

I carabinieri della stazione di Bibbiano grazie ad indagini telematiche sono risaliti all’odierna indagata scoprendo che la truffa all’impiegata reggiano non era l’unica portata a compimento. L’analisi dell’estratto conto della carta prepagata della donna ha rivelato una serie innumerevole di versamenti di caparre che hanno portato la carta della truffatrice ad avere un saldo di svariate migliaia di euro.

Per i truffati, nel peggiore dei casi,  l’amarezza di non aver potuto fare le ferie e la speranza, grazie alle risultanze investigative dei Carabinieri, di poter ottenere in sede processuale il giusto risarcimento. Per la truffatrice invece la consapevolezza di vedere i carabinieri aver rivolto nei suoi confronti le dovute attenzioni investigative essendo intenzione dei militari ricostruire l’intero giro truffaldino della 38enne indagata.