Sanità, valzer di nomine verso l’azienda unica

2 dicembre 2016 | 14:48
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Fausto Nicolini va alla guida del Santa Maria Nuova e la Messori al Malpighi. Nasce un colosso da 7.000 dipendenti e un fatturato di circa 1,3 miliardi. La Regione: la fusione migliorerà i servizi

REGGIO EMILIA – Lunedi’ prossimo la giunta regionale nominera’ Fausto Nicolini, attuale direttore dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, direttore generale dell’ospedale Santa Maria Nuova con un contratto quinquennale. Antonella Messori, fino ad oggi alla guida dell’Azienda sanitaria reggiana, approda invece a Bologna come direttore del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna. L’Ausl sara’ infine retta dal vicedirettore col maggior grado di anzianita’.

Il giro di nomine e’ il primo step, annunciato oggi in Provincia a Reggio, del processo che portera’ a luglio del prossimo anno alla nascita di una sola Azienda sanitaria reggiana, denominata Azienda Usl di Reggio Emilia, frutto della fusione fra l’attuale Ausl e l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”. Nicolini traghettera’ la fusione, assumendo in seguito la guida della nuova realta’, prevista da un progetto di legge della giunta regionale che passera’ a breve al vaglio dell’Assemblea legislativa, che servira’ circa 535.000 cittadini, con 7.000 dipendenti e un fatturato di circa 1,3 miliardi.

Illustrando il progetto a Palazzo Allende, l’assessore regionale alla Sanita’, Sergio Venturi, chiarisce che “il percorso, realizzato in anticipo di sei mesi rispetto ai tempi previsti sulla base della buona abitudine a lavorare insieme in questo territorio, ha come obiettivo lo sviluppo e il potenziamento dei servizi sanitari di Reggio Emilia”. Gia’ da tempo, spiega infatti l’assessore, “Ausl e Santa Maria Nuova hanno sperimentato forme di integrazione nella programmazione, gestione e produzione di servizi sanitari e attivita’ tecniche a supporto. Integrazione, peraltro, incoraggiata anche dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Reggio, che ne ha auspicato il rafforzamento fino all’approdo a una sola azienda”.

Dalla data di fusione, dunque, l’Arcispedale Santa Maria Nuova cessera’ e l’Azienda Unita’ sanitaria locale di Reggio Emilia subentrera’ a tutti gli effetti acquisendo il patrimonio della preesistente azienda ospedaliera e assorbendone il personale in servizio. Gli attuali organi dirigenti del S.Maria, rimarranno in carica fino alla naturale scadenza del mandato. “Nulla cambia – chiosa infine Venturi – rispetto ai grandi progetti in corso come il Mire, che vengono confermati”. E’ “l’avvio di un percorso che ci consentira’ di rafforzare ancora di piu’ il sistema sanitario reggiano – sottolinea il presidente della Regione Stefano Bonaccini – condividendo le decisioni con il territorio e la realta’ locale.

Sanita’ reggiana nella quale abbiamo investito negli ultimi due anni quasi 30 milioni di euro per il rinnovamento degli spazi e delle strumentazioni diagnostiche e di cura, puntando al consolidamento della rete territoriale dei servizi”. Qui, ricorda ancora il governatore, “abbiamo inaugurato nel giugno scorso il Centro Oncologico di Reggio Emilia (Core) e solo pochi giorni fa abbiamo avuto la presentazione del progetto del nuovo Padiglione Mire-Materno Infantile Reggio Emilia (Mire). Il tutto si inserisce nel rafforzamento piu’ complessivo del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, per dare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori, anche attraverso la stabilizzazione e l’assunzione di personale, e alzando l’efficacia delle prestazioni, e penso all’abbattimento delle liste d’attesa”.

Infine, conclude Bonaccini, “aprendo anche la strada, a livello nazionale, con la legge che rende obbligatorio vaccinare i bambini per poterli iscrivere ai nidi dell’Emilia-Romagna: una scelta che abbiamo fatto, primi in Italia, per tutelare la salute pubblica e dei bimbi piu’ deboli”. Il sindaco di Reggio Luca Vecchi e il presidente della Provincia Giammaria Manghi parlano “di un anno straordinario per la sanita’ reggiana” e di un “progetto strategico di riorganizzazione istituzionale non scontato e all”insegna dell’innovazione”.