Metalmeccanici, favorevole a rinnovo contratto l’88,5% dei lavoratori

22 dicembre 2016 | 15:40
Share0
Metalmeccanici, favorevole a rinnovo contratto l’88,5% dei lavoratori

I sindacati brindano alla partecipazione: oltre 11.000 tute blu si sono recate alle urne in meno di un mese

REGGIO EMILIA – I metalmeccanici della provincia di Reggio Emilia hanno votato approvando a larghissima maggioranza l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale: oltre 11.000 tute blu si sono recate alle urne in meno di un mese premiando l’accordo con l’88,5% di voti favorevoli. “E’ stato un grande sforzo organizzativo e una grande prova di democrazia – dicono Fim-Fiom-Uilm – di nuovo i metalmeccanici di questa citta’ hanno dimostrato di credere nel contratto nazionale e di non voler rinunciare a dire la propria a riguardo”.

Per la prima poi il voto certificato dei lavoratori e’ stato vincolante per tutte le parti (anche per Federmeccanica) ai fini della validita’ dell’accordo. “Un criterio che, se applicato anche in futuro, evitera” le divisioni sindacali che negli ultimi dieci anni hanno segnato la categoria delle tute blu anche nel nostro territorio”, sottolineano le tre sigle. Se i dati della consultazione reggiana verranno confermati anche a livello nazionale dall’1 gennaio oltre un milione e mezzo di metalmeccanici avra’ un nuovo contratto nazionale.

L’accordo prevede che dal giugno 2017, e per i tre anni successivi, ogni anno verranno aumentati i minimi tabellari di un valore pari all’inflazione che l’Istat avra’ calcolato sull’anno precedente. “La certezza degli aumenti uguali all’inflazione per tutti i lavoratori e’ il risultato piu’ significativo di questo accordo – afferma Sergio Guaitolini, segretario Fiom – ricordiamo che Federmeccanica all’inizio della trattativa e per ben nove mesi ha proposto uno stravolgimento del contratto nazionale che avrebbe dovuto riconoscere aumenti solo al 5% dei lavoratori. In alternativa ci disse che sarebbe stata disponibile anche a non firmare alcun accordo”. Le cose, alla fine sono andate, diversamente.

“Oggi si conferma invece la centralita’ del contratto nazionale per la tutela del potere d’acquisto dei salari”, sottolinea Guaitolini. Il testo prevede anche la totale variabilita’ dei premi di risultato aziendali, laddove contrattati, il riconoscimento di buoni spesa di 100, 150 e 200 euro rispettivamente nel prossimo triennio. Tra le altre novita’, viene definita una nuova normativa sul congedo parentale che migliora la conciliazione tra tempi di vita e lavoro per i genitori. La sanita’ integrativa verra’ estesa a tutti i lavoratori, ai loro famigliari a carico, ai precari e a quelli che saranno licenziati per motivi economici.

“Sara’ un’opportunita’ che i lavoratori dovranno sfruttare ai fini della prevenzione, soprattutto considerando che sara’ totalmente a carico delle imprese – spiega Giorgio Uriti, Segretario Fim Emilia centrale – i lavoratori iscritti al fondo di previdenza integrativa dei metalmeccanici vedranno aumentare le quote a carico dell’impresa fino a circa 430 euro su base annuale, un valore affatto trascurabile”. Inoltre, “per la prima volta i metalmeccanici avranno un diritto individuale e certo alla formazione professionale- aggiunge Jacopo Scialla, segretario Uilm- nel prossimo triennio le imprese saranno obbligate a organizzare almeno 24 ore per ciascuno di formazione in orario di lavoro, rivoluzionando una pessima e diffusa prassi che vede oggi solo una minoranza fare formazione”.

Infine i tre segretari reggiani evidenziano che “senza l’unita’ sindacale questo accordo non sarebbe stato raggiunto. Insieme abbiamo respinto un gravissimo attacco alle tutele dei lavoratori: nessun diritto e’ stato svenduto o restituito e il contratto nazionale continuera’ ad essere il principale strumento di tutela per tutti i lavoratori”.