Luzzara, affittano case per vacanza: ma è una truffa

11 dicembre 2016 | 12:48
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Luzzara, affittano case per vacanza: ma è una truffa

Due persone denunciate dai carabinieri. Vittima del raggiro una famiglia reggiana a cui era stato ceduto un appartamento occupato dal proprietario esausto dalle continue “visite” dei turisti truffati

LUZZARA (Reggio Emilia) – Hanno individuato una bella casa al mare a Igea Marina e, anche se non era loro, dato che vi abitava il proprietario, a sua insaputa l’hanno utilizzata come esca negli annunci trappola che pubblicavano su Internet dove scrivevano che la casa era disponibile per una settimana nel mese di agosto.

Una volta ricevuta la caparra, generalmente sui 200 euro, i falsi locatari non davano più notizie sparendo nel nulla. In questo modo un potentino 65enne abitante nel milanese che svolgeva le funzioni di primo contatto con le vittime e un coetaneo albanese, che intascava le caparre, hanno raggirato una famiglia reggiana.

Ma non solo: stando alle prime indagini dei carabinieri della stazione di Luzzara, che hanno indirizzato ora le attenzioni investigative sulla coppia di amici per comprendere la portata del loro losco giro d’affari, i 2 truffatori andavano avanti da tempo riuscendo a raggirare numerose altre persone di varie province italiane.

I due sono stati denunciati per truffa in concorso. Tra le vittime del raggiro (sicuramente molte di più visto che il proprietario di casa si è detto esausto di ricevere la visita di vacanzieri convinti di trovare la casa per poi scoprire di essere truffati) un’impiegata 45enne di Luzzara. I carabinieri, a cui la donna ha sporto denuncia, sono riusciti a risalire ai due responsabili del raggiro. La tecnica usata era sempre la stessa: un annuncio trappola associato a un numero telefonico a cui rispondeva una rassicurante voce maschile per affitti di case al mare in Romagna nel mese di agosto, la promessa dell’invio un contratto da sottoscrivere previa ricezione della caparra e la truffa era servita.

Quando infatti l’utente non vedendo giungere il contratto chiamava per aver chiarimenti i falsi locatari, che nel frattempo avevano incassato la caparra, sparivano nel nulla. I carabinieri della stazione di Luzzara grazie ad indagini anche di natura telematica sono risaliti ai due indagati scoprendo peraltro che la truffa alla donna reggiana non era l’unica portata a compimento dai due.

Il fenomeno delle truffe “Casa per vacanza”, che consiste nell’offrire, tramite internet, un appartamento per le vacanze a prezzi convenienti, facendo leva sulla voglia di “risparmio”, è in continua crescita. Pertanto, per evitare spiacevoli sorprese, i carabinieri raccomandano di diffidare dei prezzi troppo convenienti, di chi ha troppa premura di concludere “perché c’è un altro interessato al periodo”, di chi è troppo propenso a concedere sconti o ridurre troppo l’acconto, di chi si presenta come privato ma ha troppe case da affittare e di chi non dispone di fotografie degli interni dell’abitazione.

Buona norma sarebbe in via prioritaria verificare i contatti dell’annuncio o quelli utilizzati (nominativo, numero di telefono, indirizzo email, iban o numero carta ricaricabile) mediante una semplice ricerca in internet associando il termine “truffa” e indicando le utenze telefoniche , qualcuno potrebbe averlo già scoperto ed averlo recensito negativamente.