La moglie lo caccia di casa il giorno di Natale e lui chiama i carabinieri

27 dicembre 2016 | 14:46
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La moglie lo caccia di casa il giorno di Natale e lui chiama i carabinieri

I militari hanno fatto riflettere la donna che, alla fine, in lacrime, si è pentita e ha riaccolto il marito in casa. Quest’anno sono state 1.800 le richieste d’intervento per privati dissidi (un media di 5 al giorno) la maggior parte dei quali (circa l’85%) per liti in famiglia

REGGIO EMILIA – Un intervento non proprio in linea con il Natale, quello dei carabinieri di Reggio il 25 dicembre scorso, che rivela come il fenomeno delle liti in famiglia sia in costante crescita così pure come l’abitudine a rivolgersi ai militari per sanare le controversie. Vecchie ruggini mai risolte che, all’improvviso, tornano a esplodere, liti per questioni economiche o per l’affidamento dei figli: in cima alla “classifica” delle discussioni fra le mura domestiche ci sono soldi e sentimenti.

In questo periodo di festività è capitato, come oramai accade di consueto nei weekend e nei periodi di vacanza, di assistere alla parata di padri separati a cui le ex mogli negano il diritto di vedere i ragazzi e, prima che la situazione degeneri, i carabinieri intervengono. Mediano, contribuiscono a far sbollire la rabbia, finché la lite rientra. L’aumento dell’aggressività, e il fatto che oramai il disagio sociale è forte, fa sì che anche il fenomeno delle liti in famiglia sia in costante crescita così come la “moda” di chiamare i carabinieri.

A dimostrarlo i numeri: dall’inizio dell’anno al 112 dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia sono pervenute circa 1.800 richieste d’intervento per cosiddetti privati dissidi (un media di 5 al giorno) la maggior parte dei quali (circa l’85%) ha riguardato liti in famiglia.

Uno degli ultimi interventi è stato proprio il giorno di Natale quando i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio, su richiesta di un cittadino, sono intervenuti in una abitazione del capoluogo reggiano dopo un’accesa lite tra due compagni. Lei aveva deciso di cacciarlo di casa e lui, non riuscendo a riprendere i propri effetti personali, si è rivolto ai carabinieri. I militari, dopo aver dedicato parecchio tempo all’ascolto delle ragioni della donna, sono riusciti a convincerla: sotto lo sguardo dei militari l’uomo, grazie alla mediazione dei carabinieri, è entrato in casa riuscendo a prendere i suoi effetti personali.

Quando poi i militari sono usciti con l’uomo, la compagna, che nel frattempo aveva sbollito la rabbia e riflettuto sulle parole dette dai carabinieri, ha raggiunto in lacrime il compagno è si è detta pentita per l’accaduto chiedendo all’uomo di tornare a casa, cosa che alla fine avveniva. Un fenomeno, quello delle liti in famiglia, che i carabinieri non sottovalutano. Questi episodi infatti talvolta rischiano di diventare l’anticamera di fatti gravi: la violenza in famiglia è una delle principali emergenze anche nel territorio della provincia di Reggio Emilia.

Ma questa è un’altra storia, i militari nelle ultime 48 ore sono riusciti a placare gli animi senza conseguenze in una decina di interventi. La prevenzione, a volte, funziona anche in questo delicato campo.