Il caso Caruso al Csm: il giudice rischia il trasferimento

1 dicembre 2016 | 12:50
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Il caso Caruso al Csm: il giudice rischia il trasferimento

Dopo il post su Facebook rilanciato dai giornali in cui il presidente del tribunale di Bologna aveva definito la riforma costituzionale fondata su “corruzione” e “clientelismo”. La solidarietà di Fi e Lega Nord. Del Bue: “Il Pd presenti un’interrogazione in Parlamento”. La replica di Caruso: “Io volevo parlare solo con i miei amici attraverso Facebook”

REGGIO EMILIA – Il Comitato di presidenza del Csm ha investito il pg della Cassazione, titolare dell’azione disciplinare, del caso del presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Caruso, che su Facebook aveva definito la riforma costituzionale fondata su “corruzione” e “clientelismo” (il testo era stato pubblicato dalla Gazzetta di Reggio).

Il vertice del Csm ha anche inviato l’articolo alla Prima commissione perché valuti se ci sono gli estremi per un eventuale trasferimento d’ufficio per incompatibilità funzionale.

Caruso fa sapere di voler rimanere “chiuso nel riserbo”. Il giudice oggi è impegnato al Tribunale di Reggio Emilia, dove ha mantenuto anche dopo il trasferimento a Bologna la presidenza del tribunale che sta giudicando il processo Aemilia sulle presunte infiltrazioni mafiose nel territorio.

La replica di Caruso: “Io volevo parlare solo con i miei amici attraverso Facebook”
“Mi attribuiscono cose che non ho detto. Non ho detto che chi vota si’ e’ un repubblichino, ma che commette un errore storico grave come quello dei sostenitori della Repubblica di Salo”. E’ una cosa completamente diversa”. Il presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Caruso, corregge il tiro dopo la bufera scatenata dal suo post su Facebook sul referendum, ma, d’altro canto, non rinuncia a togliersi qualche sassolino. “Quella della ”Gazzetta di Reggio” (che ha pubblicato il post, ndr) – dice il giudice – e’ stata una scorrettezza: io volevo parlare solo con i miei amici attraverso Facebook. Se avessi voluto parlare con i giornali avrei usato altre forme”. Invece, conclude Caruso, “qui si e’ preso un mio intervento e lo si e’ pubblicato come se avessi parlato col giornale. Devo verificare se questa cosa e’ fattibile”.

Pagliani e Caccavo (Fi): “Arroganti e pretesuose le affermazioni di Castagnetti”
Giuseppe Pagliani, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia e Nicolas Caccavo, consigliere di Forza Italia, scrivono: “Riteniamo arroganti, pretestuose e fuori luogo le affermazioni dell’ex deputato Pierluigi Castagnetti, il quale definisce “un delirante manifesto per il no”, una valutazione del nuovo Presidente del Tribunale di Bologna Francesco Maria Caruso che, sulla sua pagina privata di Facebook, ha espresso le proprie considerazioni tecniche e personali relativamente al Referendum Costituzionale di domenica prossima. Sorprende questa manifestazione di onnipotenza da parte di un personaggio politico che, con faziosità rilevante, specula politicamente anche su esternazioni che di certo non volevano entrare nella diatriba politica di favorevoli e contrari alla Riforma Costituzionale. Purtroppo da capo degli esponenti ex DC passati con il centro sinistra e da padre politico del ministro Graziano Del Rio, è convinto di rappresentare per Reggio Emilia un ruolo di “monarca assoluto” che nessun elettore reggiano ha mai a lui riconosciuto; pertanto, rigettiamo al mittente le interferenze sgradite e inopportune dell’ex deputato Castagnetti e difendiamo nuovamente la libertà di espressione di chiunque a favore delle proprie idee”.

Del Bue: “Il Pd non ha il coraggio di presentare un’interrogazione parlamentare su Caruso”
L’ex deputato socialista e assessore comunale Mauro Del Bue, scrive: “Che un partito come il Pd coi suoi deputati e senatori reggiani non abbia il coraggio di presentare una interrogazione o una interpellanza alla Camera e al Senato sul delirio dell’ex presidente del Tribunale di Reggio e attuale presidente di quello di Bologna, la dice lunga sul coraggio dei parlamentari reggiani e sul loro rapporto spesso di subalternità alla magistratura. Penso che quando è in corso uno scontro bisogna avere linguaggi e iniziative all’altezza altrimenti si perde”.

La Lega Nord: “Solidarietà a Caruso”
La Lega Nord di Reggio Emilia vuole esprimere “solidarietà e vicinanza al giudice Caruso per i pesanti attacchi ricevuti, anche a livello personale, in questi giorni da figure politiche. Il giudice ha solo espresso la sua opinione in merito alla riforma costituzionale motivando la sua posizione con argomenti e non con parole al vento. Anzichè far riflettere le persone sugli spunti lanciati dal giudice, si son innescati degli attacchi che hanno addirittura visto  Castagnetti additarlo di delirio. Noi crediamo che tutto questo sia fuori da ogni logica democratica e non possono rappresentare la visione degli italiani compresi gli elettori del PD. Addirittura questa mattina giunge la notizia che il Csm abbia avviato la procedura per il trasferimento del giudice Caruso, un segnale gravissimo per una persona che ha liberamente espresso il suo pensiero motivando le sue posizioni e i suoi ragionamenti. Il segnale che deriva da questa vicenda è veramente inquietante, possono esistere solo posizioni per il SI e non per il NO? Se il giudice Caruso si fosse espresso per il SI avrebbe ricevuto gli stessi attacchi o solo elogi? Tutto questo è inaccettabile. Forse la cosa che ha più indignato i politici del PD è che il giudice cita, in un suo passaggio, Gianfranco Miglio ideologo della prima ora del pensiero della Lega Nord. In una democrazia matura ogni uomo dovrebbe essere libero di poter esprimere la propria posizione nei limiti della legge.”