Gadget fascisti al bando nei mercatini

12 dicembre 2016 | 19:19
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Gadget fascisti al bando nei mercatini

Ok del consiglio comunale a mozione Pd-Sel: integrano il reato di apologia

REGGIO EMILIA – Stop alla vendita di gadget che evocano i regimi fascista e nazista nei mercatini di Reggio Emilia. Questi oggetti, infatti, “hanno una funzione evidentemente propagandistica integrando perfettamente il reato di apologia di fascismo”, previsto dalla cosiddetta legge Scelba (645 del 1952).

E’ quanto deciso dal Consiglio comunale di Reggio Emilia che ha approvato oggi con 21 voti favorevoli della maggioranza una mozione presentata da alcuni consiglieri del Pd (primo firmatario Dario De Lucia) e Lucia Lusenti di Sel.

La mozione esprime in particolare “disapprovazione e condanna” per chi commercia e compra beni raffiguranti immagini del regime fascista e nazista e impegna la giunta comunale ad attivarsi “perche’ il reato di apologia del fascismo venga inserito nel codice penale consentendo cosi’ la repressione di reati specifici legati alla riproduzione di atti linguaggi e simboli del nazifascismo”.