Crisi E’ tv, la protesta: “Spallanzani, paga gli stipendi”

16 dicembre 2016 | 18:13
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Crisi E’ tv, la protesta: “Spallanzani, paga gli stipendi”

Oggi a Reggio, sotto la sede di Privata Leasing e Interacciai, lo sciopero dei giornalisti senza stipendio da due mesi. Rtr Teletricolore: “La protesta non riguarda la nostra emittente”

REGGIO EMILIA – “Spallanzani paga gli stipendi ai lavoratori. Non fate finta di nulla. E’ un anno che avete abbandonato l’emittente più importante della regione vogliamo che la proprietà dica una parola chiara. Vogliamo che Rete 7-E’tv continui a trasmettere”. E ancora i cori: “Mazzoni, Mazzoni ha rotto i c…”. E’ stata durissima la protesta contro il proprietario, Erminio Spallanzani e il direttore, Giovanni Mazzoni, dei giornalisti di E’tv senza stipendio da due mesi.

Intanto si apprende che dovrebbe aprirsi martedi’ la trattativa tra i lavoratori di E’Tv e la proprieta’, il gruppo industriale Spallanzani di Reggio Emilia. I giornalisti, da due mesi senza stipendio, hanno incrociato questa mattina le braccia per quattro ore organizzando un presidio di protesta davanti alla sede dell’azienda Interacciai e Privata Leasing (aziende di proprieta’ della famiglia Spallanzani, ancora editore di riferimento del gruppo televisivo) nella citta’ del Tricolore.

I lavoratori chiedono in particolare il pagamento delle spettanze arretrate, ricordando la “responsabilita’” dimostrata da anni quando, attraverso diverse applicazioni di ammortizzatori sociali, hanno visto le proprie retribuzioni decurtate. Chiedono inoltre all’azienda di prendere atto della sfiducia espressa nei confronti del direttore Giovanni Mazzoni e di poter intavolare un confronto “con chi abbia titolo per prendere decisioni”.

Lo sciopero di questa mattina, andato in scena in parallelo anche ad Ancona tra i lavoratori di E’ Tv Marche, “e’ solo l’inizio delle proteste, non l’acme”, avvisa chi lavora nell’emittente. Il gruppo Spallanzani aveva annunciato nei mesi scorsi la volonta’ di cedere le emittenti, ma le recenti trattative di vendita non si sono concretizzate. I giornalisti chiedono anche, nell’ipotesi di cessione, di individuare un soggetto che garantisca continuita’ e futuro all’attivita’.

Proprio durante il presidio la proprieta’, ha fatto sapere di essere disponibile ad un incontro per martedi’ prossimo 20. “I dipendenti continuano lo stato di agitazione, pronti ad altre iniziative di lotta”, avvisano pero’ Rsu, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Aser, Sigim.

Rtr Teletricolore precisa con una nota: “Facendo seguito alla manifestazione odierna dei lavoratori di Etv Rete7 si precisa che lo stato di agitazione non coinvolge la nostra società e la nostra emittente che continuano nella loro programmazione regolarmente, con una società da tempo separata dal resto del gruppo”.

La protesta guarda i video12