Costa: “Il Pd accentui il suo profilo di centrosinistra”

27 dicembre 2016 | 16:31
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Costa: “Il Pd accentui il suo profilo di centrosinistra”

Il segretario nella sua relazione alla direzione: “E’ tramontata l’idea del partito pigliatutto. Questa modalità non esiste né per via politica, né per via tecnica”

REGGIO EMILIA – “A maggior ragione, se ci fosse una modifica della legge elettorale in senso proporzionale, abbiamo bisogno di delineare maggiormente il nostro profilo di partito di centrosinistra. E’ tramontata l’idea del partito pigliatutto. Questa modalità non esiste né per via politica, né per via tecnica”. E’ la conclusione dell’intervento del segretario provinciale del Pd, Andrea Costa, alla direzione provinciale del partito democratico che si è riunita prima di Natale in via Gandhi.

Smaltita quindi la sbornia del referendum, Costa, a quanto pare, auspica che il Pd guardi non più al centro, come Renzi ha fatto finora, ma verso sinistra per recuperare il rapporto con quelle forze politiche. La direzione del Pd ha anche espresso le proprie congratulazioni agli agenti della Polizia di Stato Cristian Movio e Luca Scatà per la professionalità e il coraggio dimostrato nell’operazione di Sesto San Giovanni dove hanno fermato l’uomo responsabile del terribile attentato del mercatino natalizio di Berlino che con un camion è piombato sulla folla uccidendo 12 persone, tra queste anche la giovane Fabrizia Di Lorenzo, e ferendone oltre 40.

Scrivono: “La morte di un uomo non è mai un evento da festeggiare, ma aver bloccato l’attentatore armato, era fondamentale”.

“E’ importante – ha detto il segretario Andrea Costa nel corso della sua relazione – svolgere una analisi qualitativa del voto. Per quanto riguarda il Si, questo si è particolarmente concentrato in tre regioni e questo non va bene per un partito che vuole essere rappresentativo di tutto il paese. Ci sono poi elementi che vanno tenuti presenti in considerazione del No espresso nel voto del referendum del 4 dicembre. Dove c’è più disoccupazione cresce il No la stessa tendenza si verifica dove i livelli di reddito sono più bassi e anche nelle periferie delle nostre città”.

E aggiunge: “Questo è sintomatico dei tanti disagi che il paese sta vivendo e a noi il compito di intercettare le ragioni di questa situazione e trovare risposte adeguate. Ben venga in questo senso il ritrovato dialogo con i territori che il PD nazionale intende avviare a partire proprio dai primi mesi del nuovo anno”.

“Trovo corretto – ha proseguito il segretario provinciale – non tenere il congresso del partito in tempi troppo stretti. Non abbiamo bisogno di immaginare il congresso come una rivincita interna ma serve un confronto ampio e strutturato”.