Conferito l’incarico, Gentiloni: “Faciliterò iter per legge elettorale”

11 dicembre 2016 | 14:34
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Conferito l’incarico, Gentiloni: “Faciliterò iter per legge elettorale”

Stessa maggioranza per indisponibilità delle forze di opposizione a un governo di responsabilità”. Impazza il toto-nomi per il nuovo governo. Ipotesi Fassino

REGGIO EMILIA – Il presidente della Repubblica ha conferito a Paolo Gentiloni l’incarico di formare il nuovo governo. Come prassi “Gentiloni si è riservato di accettare”, ha riferito Ugo Zampetti, segretario generale della presidenza della Repubblica al termine del colloquio tra il Capo dello Stato ed il premier incaricato.

Gentiloni quindi si è recato a Palazzo Madama per incontrare il presidente del Senato Pietro Grasso, dove l’incontro è durato circa 15 minuti, e poi a Montecitorio dove ha incontrato Laura Boldrini per circa 20 minuti.

Il discorso di Gentiloni
“Ringrazio il presidente della Repubblica per l’incarico conferito, lo considero un alto onore e cercherò di svolgere il compito con dignità e responsabilità”, afferma nel suo primo discorso il premier incaricato Paolo Gentiloni. “Il quadro ampio e articolato delle consultazioni svolte dal presidente della Repubblica sarà la base del lavoro per definire composizione e programma del nuovo governo”.

“Dalle consultazioni è emersa la conferma della decisione di Renzi di non accettare un reincarico in coerenza con l’impegno che aveva manifestato e questa coerenza merita rispetto e da parte di tutti”. Il presidente del Consiglio incaricato intende “accompagnare e se possibile facilitare il percorso delle forze parlamentari” per definire le nuove regole elettorali. Gentiloni si dice “consapevole dell’urgenza di dare all’Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto”.

Nelle consultazioni, prosegue il premier incaricato, è stata registrata “l’indisponibilità delle maggiori forze di opposizioni a condividere un governo di responsabilità. Quindi non per scelta, ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente”.

Il Governo dovrà poi ottenere la fiducia del Parlamento.