Berlino, lotta nel tir: l’autista cercò di fermare la strage

21 dicembre 2016 | 09:44
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Berlino, lotta nel tir: l’autista cercò di fermare la strage

Il killer ancora in fuga. Il bilancio dell’attacco è di 12 morti. Il cellulare della donna italiana è stato trovato sul luogo della strage e i parenti sono in Germania per l’esame del dna

REGGIO EMILIA – L’autista polacco trovato morto all’interno del tir che ha provocato la strage a Berlino, Lukasz Urban, ha cercato di fermare l’attentatore. Ha provato a evitare la strage scatenando una lotta nella cabina, cercando in tutti i modi di deviare la traiettoria del suo mezzo. Sul suo corpo sono state riscontrate ferite da taglio. Forse è proprio grazie alla sua strenua difesa che il tir non ha proseguito la sua rotta omicida ma si è fermato a metà del mercatino.

E il terrorista è tuttora in fuga: il pachistano fermato e sospettato di essere il guidatore del tir è stato rilasciato. La Germania è ancora sotto choc per la strage di lunedì, quando un camion si è schiantato contro un affollato mercato di Natale nella capitale tedesca. Il bilancio è di 12 morti e 48 feriti. Il camion ha invaso un marciapiede nei pressi della Chiesa del Ricordo, che si trova nel mezzo del Mercato natalizio situato in pieno centro della parte Ovest della città.

L’agenzia di stampa dell’Isis, Amaq news agency, ha rivendicato l’attentato chiamando il terrorista un “soldato dello Stato islamico”. “E’una vendetta per gli attacchi in Siria”, è scritto sulla rivendicazione.

Una ragazza italiana risulta dispersa, si tratta di Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni che vive e lavora nella capitale tedesca. Il padre della ragazza è impiegato alle poste di Sulmona. Il cellulare della ragazza è stato trovato sul luogo della strage: un giovane l’ha trovato e consegnato alla polizia.  Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha detto che non è esclusa una vittima italiana, pur aggiungendo che si attendono conferme dalla polizia tedesca. La madre e il fratello di Fabrizia Di Lorenzo sono partiti per Berlino per essere sottoposti all’esame del Dna. Solo dopo la comparazione del profilo genetico le sue condizioni potranno essere ufficializzate.

La cancelliera tedesca, Angela Merkel e il presidente francese, Francois Hollande, nel corso di un colloquio telefonico in seguito all’attantato di Berlino, ritengono che “la lotta senza tregua contro il terrorismo non debba intaccare né i valori né lo stile di vita scelto dalle democrazie”: è quanto si legge in una nota diffusa dall’Eliseo. Hollande ha voluto chiamare personalmente la cancelliera. Nel corso del colloquio telefonico ha espresso alla leader tedesca “il suo profondo cordoglio, la sua amicizia, nonché la solidarietà di tutta la Francia. I francesi – ha continuato il capo dello Stato – conoscono l’importanza di queste manifestazioni di sostegno nelle ore buie del lutto”. I due leader hanno inoltre confermato “la piena mobilitazione dei servizi francesi e tedeschi per lottare contro il flagello del terrorismo e l’attuazione delle misure decise al livello europeo”.

Inoltre, secondo fonti investigative, c’e’ un altro italiano rimasto ferito in maniera non grave ma, stando ad altre fonti, potrebbe esserci un terzo italiano coinvolto.