Vietate le vendite promozionali prima dei saldi

10 novembre 2016 | 19:18
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Vietate le vendite promozionali prima dei saldi

La Regione ha introdotto il divieto. “Un provvedimento, fortemente voluto da Confcommercio, che tutela sia i consumatori che le imprese e allinea la nostra normativa al resto d’Italia”

REGGIO EMILIA – “Non possono essere effettuate, nei 30 giorni antecedenti i periodi delle vendite di fine stagione, le vendite promozionali dei seguenti prodotti: abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento ed arredamento”. E’ questo il passaggio più significativo della delibera di giunta della Regione Emilia Romagna, adottata in questi giorni, che allinea la nostra normativa regionale a quanto già stabilito nelle altre Regioni italiane sul tema delle vendite promozionali.

Confcommercio – Imprese per l’Italia da lungo tempo si batte ad ogni livello territoriale per ottenere sul tema delle vendite promozionali e dei saldi di fine stagione un’omogeneità normativa su tutto il territorio nazionale: con questo determinante apporto, infatti, già lo scorso maggio era stato raggiunto in sede di Conferenza delle Regioni un importante accordo sulla necessità di inserire in tutte le Regioni il divieto delle vendite promozionali nel settore moda nei 30 giorni antecedenti i periodi delle vendite di fine stagione.

Grande soddisfazione viene manifestata dal presidente provinciale e vicepresidente regionale Federazione Moda Italia di Confcommercio – Imprese per l’Italia, Luca Tamagnini: “Si tratta di un importante risultato della nostra azione sindacale a livello nazionale e regionale. Questo provvedimento, che tutela sia i consumatori che le imprese, allinea la nostra Regione a quanto da tempo accade nelle altre realtà territoriali, dove già esistono precise limitazioni per l’effettuazione delle vendite promozionali. Ora praticamente in tutta Italia operiamo con una normativa uniforme su questi temi”.

“Speriamo – aggiunge Luca Tamagnini- che a livello locale ci siano adeguati controlli da parte delle autorità competenti per garantire che tutti i soggetti, anche le grandi catene multinazionali, si conformino a quest’obbligo sul quale noi stessi vigileremo con attenzione”.