Una “camera olfattiva” per esaltare l’Aceto Balsamico

27 novembre 2016 | 13:18
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Una “camera olfattiva” per esaltare l’Aceto Balsamico

Per i trent’anni festeggiati sabato annunciato un New Deal per il Consorzio ABTRE

REGGIO EMILIA – Una “bolla” in vetro soffiato borosilicato per amplificare la percezione olfattiva durante le degustazioni di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop. E’ l’innovazione firmata Astrid Luglio presentata in esclusiva sabato nell’ambito dei festeggiamenti per i 30 anni del Consorzio ABTRE organizzati al Centro Internazionale Loris Malaguzzi.

L’incontro, alla presenza dei soci produttori e intitolato “Nuove forme per comunicare la tradizione”, ha voluto inaugurare un “New Deal” per il Consorzio, intitolato ad una più ampia comunicazione col pubblico, forte del nuovo disciplinare appena approvato e del cambio dello statuto previsto per questa settimana.

Come ha spiegato Andrea Bezzecchi, presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, “questo incontro rappresenta una cesura per incrementare la nostra comunicazione verso l’esterno, dopo che negli ultimi anni siamo stati fagocitati da impellenze burocratico-amministrative necessarie per il cambio del disciplinare. Quest’ultimo oggi riconosce ufficialmente nell’ambito della categoria “affinato” i due livelli di qualità bollino “aragosta” e bollino “argento” a seconda del punteggio acquisito in degustazione, mentre il bollino “oro” continua a identificarsi con la dicitura “extravecchio”. Questo prodotto è l’unico al mondo sottoposto ad un rigido controllo che arriva fino all’imbottigliamento in presenza dell’organismo di controllo. Per cui parlare di prodotti invecchiati al di fuori della Dop non ha senso. Il nuovo disciplinare dà anche la possibilità di imbottigliare sia i 50 ml che i monodose. Ancora, adotta un nuovo organismo di controllo esterno più legato al territorio, l’OCQ, il medesimo del Consorzio del Parmigiano Reggiano”.

Con 92 produttori certificati, di cui 60 soci del Consorzio, oggi la produzione del Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop è aumentata del 50% rispetto al 2015. Ma alle spalle il prodotto registra un andamento altalenante, essendo passato dalle 40mila bottigliette da 100 ml di dieci anni fa alle 10mila di circa tre anni fa. “Il motivo di questo brusco calo – prosegue Bezzecchi – sta nella produzione di un aceto commerciale industriale molto denso che tuttavia non ha le caratteristiche dell’originale Balsamico invecchiato 12-25 anni. Tutto questo ha creato purtroppo molta confusione nel consumatore, che, ad apparente e ingannevole parità di caratteristiche organolettiche, viene offerto a prezzi molto più bassi”.

Per superare ostacoli come questo, come ha puntualizzato Ludovica Leone, docente ad Alma Bologna Business School, “diventa sempre più importante coinvolgere il consumatore finale a livello emotivo, per portarlo ad acquistare, consapevolmente, un prodotto che conta un valore molto elevato”.

E proprio sulla base di queste considerazioni è nata la “camera olfattiva”, ideata dalla designer milanese di prodotti agroalimentari, Astrid Luglio, e realizzata, pezzo per pezzo, da un artigiano del vetro soffiato in esclusiva per l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia. “Quando ho conosciuto il Balsamico Tradizionale di Reggio, sono rimasta molto colpita dal suo profumo aromatico, ma anche dal fatto che non esistesse uno strumento ad hoc che ne valorizzasse il profumo egualmente al gusto. Ho voluto creare un mezzo per vivere un’esperienza: sia la degustazione olfattiva che quella gustativa. Questo strumento nasce per degustare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, ma in futuro potrebbe essere declinato anche per altri prodotti”.

A livello di marketing, è in corso di realizzazione il docufilm “La Signora Matilde”, prodotto dalla casa di produzione indipendente POPCult e intitolato a Matilde di Canossa, interpretata da Syusy Bladi in una chiave modernissima. Come ha spiegato Valeria La Pietra, di POPCult, “Matilde è il simbolo fortissimo per un ipotetico marketing che unisce eccellenze tipiche del territorio, dove il Balsamico di Reggio ha certamente un posto di primo piano”.

A dimostrazione di come il Balsamico sia un’esperienza emozionale, Stefano Caffarri, autore di “Ricette Balsamiche” (ed. Il Cucchiaio d’Argento) lo ha definito “un condensato di tempo e sapienza che assomiglia a un messaggio per l’eternità più che a un ingrediente”.

Sabato a Reggio Children è stata anche inaugurata una batteria didattica che mostrerà ai bambini questa antica tradizione. “Una tradizione – ha commentato l’assessore Natalia Maramotti – che racchiude dentro sé un elemento di forte attrazione per il turismo a Reggio Emilia”, una città, ha aggiunto Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltura, “che rappresenta una vero e proprio luogo di contaminazione culturale”.

All’evento ha preso parte anche Antonella Incerti, deputato Pd, che, quando era sindaco di Albinea, inaugurò nel 2009 la prima batteria comunale riconosciuta dal Consorzio “affinchè il Balsamico fosse un bene di tutti per tutti”. Durante l’evento è stato riconosciuto il lavoro svolto dal past president Carlo Ferretti e dai suoi collaboratori.