Maltempo, allerta massima in Liguria e Piemonte: esonda il Tanaro

24 novembre 2016 | 19:45
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Maltempo, allerta massima in Liguria e Piemonte: esonda il Tanaro

Allarme del sindaco di Garessio: “Rischio alluvione come nel ’94”. Chiamparino: “Chiederemo stato calamità”. Scuole chiuse, nel cuneese una voragine inghiotte tre auto. Smottamenti ed esondazioni di torrenti nel Ponente ligure. Disagi in Toscana e in Sardegna

REGGIO EMILIA – L’allarme del sindaco di Garessio, la richiesta del governatore Chiamparino per lo stato di calamità, il centro di formazione Forestale sott’acqua e l’annullamento della visita di Renzi a Torino. Il maltempo che imperversa sul Nord-Ovest d’Italia, con l’allerta soprattutto in Liguria e Piemonte, sta creando gravi disagi ed ora rischia di estendersi anche alla Valle d’Aosta e fino alla Toscana. Emanata per oggi (e fino a domani alle 12 in Liguria) l’allerta rossa, la più alta; livello giallo in Valle d’Aosta e in Toscana. In Piemonte è esondato il fiume Tanaro in provincia di Cuneo. I sindaci di Garessio e di Ceva (Cuneo), paventano un rischio alluvione come nel ’94.

Il Po è uscito dagli argini a Torino, nella zona dei Murazzi, nel centro cittadino. Anche in altri punti il livello del principale fiume italiano è sotto osservazione per il rischio di esondazioni. La sindaca Chiara Appendino ha firmato un’ordinanza che vieta il transito di veicoli e pedoni e la sosta. Accesso vietato ai pedoni anche al Borgo Medioevale, sulle sponde del Po. La caserma della polizia stradale, a Ceva, in provincia di Cuneo, è stata allagata dall’ esondazione del fiume Tanaro. All’interno degli uffici, quando sono stati invasi dall’acqua, c’erano tre agenti, che si sono salvati.

“Faremo la richiesta di stato di calamità, a cominciare dalla valle Tanaro, dove ci sono persone evacuate, negozi, opifici e campi allagati. I danni sono già evidenti, la situazione è assai critica”, annunciail presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, il quale spiega: in valle Tanaro è piovuto di più che nell’alluvione nel novembre ’94. Le precipitazioni sono state più intense – ha detto – ma di fatto la situazione è stata migliore grazie agli interventi fatti nel frattempo. Quella tragedia ci ha insegnato: il letto del fiume è più pulito, non ci sono più materiali e non si è verificato l’effetto diga sui ponti che, almeno per ora, hanno tenuto; sono state create aree di esondazione”.

E’ finito sott’acqua, come nell’ alluvione del ’94, la caserma Galliano di Ceva, sede del Centro di Formazione del Corpo Forestale dello Stato. I cento allievi sono stati trasferiti presso l’ex convento dei frati Cappuccini, dove è stata allestita anche la centrale della protezione civile. “E’ un disastro – dice all’Ansa il comandante della caserma, vicequestore Stefano Anania – siamo riusciti a salvare solo poche cose dell’archivio…”.

Lo stabilimento Ferrero ad Alba rimarrà chiuso a scopo precauzionale e per tutta la giornata di domani. Lo rende noto l’azienda, che ha annullato le attività previste per il fine settimane in occasione dei 70 anni del Gruppo. Quello di Alba è il più grande stabilimento italiano del Gruppo ed è situato non lontano dal fiume Tanaro di cui nella notte è attesa la piena.

Matteo Renzi non sarà questa sera a Torino. Lo rende noto su Facebook lo stesso premier, che avrebbe dovuto partecipare ad una iniziativa di #bastaunsì in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. “Ora priorità alla protezione civile e alle popolazioni in ansia per il maltempo”, scrive sul social il presidente del Consiglio. Confermata, al momento, la sua presenza sotto la Mole per la giornata di domani.

In Liguria torrenti in piena e famiglie sfollate
Alcune torrenti in piena nel Ponente ligure e una decina di famiglie sfollate precauzionalmente nel Savonese sono le prime situazioni critiche causate dalla pioggia in Liguria. Le piogge a tratti intense e a momenti più deboli hanno interessato particolarmente l’entroterra della provincia di Imperia e la Valbormida nel Savonese. Preoccupano i livelli dei torrenti Argentina nel comune di Montalto Ligure (Imperia) e Arroscia tra l’Imperiese e Savonese che hanno superato la prima soglia di piena ordinaria. Oggi scuole chiuse a Genova, Savona, Sanremo, Imperia e Ventimiglia.

La Protezione Civile Regionale della Liguria ha prolungato l’allerta rossa alle 12 di domani sul ponente lungo la costa da Ventimiglia fino a Noli, l’intera provincia di Imperia, la valle del Centa e in Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida. Il massimo livello di allerta è confermato fino alle 6 di domani mattina lungo la costa dal Ponente a Spotorno fino Camogli comprese, in Val Polcevera e Alta Val Bisagno

Nell’entroterra genovese emanata l’allerta gialla dalle 12 di oggi alle 6 di domani su Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia. Resta l’allerta gialla fino alla 6 di domani sulla costa del Levante da Portofino fino al confine con la Toscana, tutta la provincia della Spezia, Valfontanabuona e Valle Sturla.

“E’ una situazione molto delicata, stiamo vivendo ore complicate. A Ponente iniziamo ad avere qualche problema”, dice l’assessore alla Protezione Civile della Liguria, Giacomo Giampedrone. “In valle Arroscia si registrano tra Pieve Teco e Armo smottamenti sulla strada provinciale. In alcune zone del Ponente ci sono stati picchi di 130 mm di acqua nelle 12 ore. L’attenzione è concentrata in tutta la Valle d’Arroscia e nell’Albenganese dove si attende il passaggio di una perturbazione consistente” ha detto Giampedrone.

Il torrente Arroscia ha rotto gli argini ed ha allagato alcune zone tra i Comuni di Ortovero e Villanova d’Albenga, nel Savonese, ma la situazione è sotto controllo e il livello del corso d’acqua è in calo. Nell’imperiese il Comune di Armo è isolato a causa di una frana che ha invaso la strada provinciale e preoccupano i piccoli corsi d’acqua, a rischio esondazione. Varie le strade in provincia d’Imperia chiuse per smottamenti e esondazioni.

Il rio Serpente ha tracimato nel Comune di Pornassio (Imperia): acqua e detriti hanno invaso la statale 28 che è stata chiusa. Cinque famiglie sono state sfollate ad Albisola Superiore e Ortovero, nel Savonese, come previsto dai piani di protezione civile perché ubicate in zone alluvionali dell’Arroscia. Per lo stesso motivo sono chiuse la strada che unisce Ortovero a Villanova d’Albenga e quella da Bormida a Collemagno.

Non hanno intanto dato esito intanto le ricerche del migrante travolto ieri dall’onda di piena del fiume Roja a Ventimiglia. Il disperso ha da oggi un nome. Si tratta di Alimonu Kinglsey, 23 anni, nigeriano. Da pochi giorni gli era scaduto il permesso di soggiorno da rifugiato politico.