Igp per l’anguria reggiana, la soddisfazione di Cia e Confagricoltura

12 novembre 2016 | 15:09
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Igp per l’anguria reggiana, la soddisfazione di Cia e Confagricoltura

Cervi e Bonvicini: “Sancisce un ‘benvenuto’ per il dolce frutto della nostra provincia nel club delle eccellenze agroalimentari d’Europa”

REGGIO EMILIA – “La definitiva approvazione dell’indicazione geografica per l’Anguria Reggiana sancisce un ‘benvenuto’ per il dolce frutto della nostra provincia nel club delle eccellenze agroalimentari d’Europa”. E’ il commento di CIA-Agricoltori Italiani e Confagricoltura di Reggio Emilia, sottoscritto dai presidenti Antenore Cervi e Marcello Bonvicini.

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea infatti, costituisce la tappa finale di un lungo percorso, che ha visto impegnati insieme i produttori “che hanno saputo lasciare da parte i vincoli di appartenenza per lavorare ad un obiettivo comune, molto più importante per tutti gli agricoltori interessati, che non l’agitare bandierine”; “L’Associazione dei produttori dell’Anguria Reggiana da questo punto di vista rappresenta un esempio del primato dell’economia rispetto ad ogni altra considerazione”, commentano i presidenti.

Una produzione che – secondo lo studio sul valore aggiunto della nostra provincia pubblicato dalla Camera di Commercio – sfiora i 400 ettari investiti, le 15mila tonnellate di prodotto, i 4 milioni di valore generato, sta assumendo una propria precisa identità, in grado di affermarsi sempre più sui mercati di vendita.

“Al termine di questo percorso – affermano i rappresentanti di CIA e Confagricoltura – e mentre si opera per trasformare l’Associazione in Consorzio, avviando così un nuovo percorso all’insegna della garanzia qualitativa, ci sembra giusto segnalare come sia stata importante per il risultato che oggi festeggiamo, la collaborazione tra produttori, rappresentanze ed enti pubblici; un grazie in particolare va rivolto alla Provincia di Reggio Emilia che ha svolto un ruolo di coordinamento davvero importante, quindi la Regione che ha sostenuto il percorso verso l’Igp ed il Ministero per le Politiche agricole che ha condotto in porto la denominazione”.