Furti in aziende e cantieri, recuperata refurtiva per 100mila euro

24 novembre 2016 | 19:03
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Furti in aziende e cantieri, recuperata refurtiva per 100mila euro

Il parcheggio di un condominio di via Zingarelli a Reggio Emilia adibito a deposito terminale della refurtiva

REGGIO EMILIA –  I carabinieri del nucleo radiomobile hanno messo le mani su un’ingente partita di refurtiva, del valore complessivo di oltre 100mila euro, che si ritiene essere stata asportata da una banda specializzata nei furti in aziende e cantieri edili.

Tra la merce recuperata dai carabinieri anche 2 autocarri rubati a Reggio Emilia ed usati come deposito dell’ulteriore refurtiva recuperata. Le indagini, coordinate dalla Procura reggiana, ora mirano a risalire proprio ai responsabili dei furti. Il rinvenimento della refurtiva è avvenuto nella tarda serata di ieri quando una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, passando in Via Zingarelli, ha notato un furgone Renault Jumper parcheggiato in un area di pertinenza di un condominio e un autocarro Nissan Trade. Il sistema elettronico in dotazione ai carabinieri di lettura targhe riconosceva come rubati entrambi i mezzi.

All’interno dei due autocarri – come constatato dai militari durante la fase d’ispezione – i carabinieri hanno trovato una variegata e ingente quantità di attrezzi e macchinari da lavoro (flessibili, trapani, avvitatori, pneumatici, schermi per computer, idro pulitrici, compressori etc..). Parte della refurtiva appartiene a un’azienda di Sesso che aveva subito un furto. La restante refurtiva è stata sequestrata in attesa di stabilirne l’esatta provenienza.

Per questo motivo eventuali artigiani e imprenditori derubati che si riconoscessero come proprietari dell’ingente partita di merce recuperata potranno presentarsi, denuncia alla mano, negli uffici del nucleo radiomobile del comando provinciale di Reggio per le operazioni di riconoscimento e restituzione.

Sui due autocarri rubati i carabinieri invece hanno rilevato impronte digitali che sono state repertate ed inviate al RIS di Parma per cercare anche in chiave scientifica una svolta alle indagini.pneumatici, schermi per computer, idro pulitrici, compressori etc..).