Elezioni Usa, seggi aperti: oggi l’America sceglie il presidente

8 novembre 2016 | 17:32
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Elezioni Usa, seggi aperti: oggi l’America sceglie il presidente

Trump: “Sondaggi sbagliati di proposito”. Clinton: “Se vinco farò del mio meglio”
La Clinton in vantaggio ma il candidato Repubblicano non molla e ci crede: “Il voto sarà come la Brexit”

REGGIO EMILIA – America al voto per il futuro presidente: alle 12 italiane (le 6 locali) si sono aperti i seggi lungo la costa orientale, da New York a Washington, da Boston a Filadelfia, fino a Miami. L’America è chiamata a scegliere dopo la campagna elettorale più divisiva e velenosa che si ricordi negli ultimi decenni.

“Farò il mio meglio se avrò la fortuna di vincere. Così tanta gente dimostra come oggi il voto sia importante per il futuro del Paese”: così Hillary Clinton giunta insieme al marito Bill davanti a un seggio di Chappaqua, la località a nord di New York, dove ha la residenza, per votare. Ad accogliere l’ex coppia presidenziale fuori dal seggio una folla di sostenitori della candidata democratica. Quest’ultima è apparsa serena ma stanca dopo una lunghissima e durissima campagna elettorale.

Donald Trump attacca: diversi sondaggi sono ”sbagliati di proposito. Ritengo – dice in una intervista alla Fox – che in molti non avvengano neanche interviste”. Trump e Melania hanno votato a New York, in un seggio nell’Upper East Side. Trump, con indosso una cravatta blu, ha salutato i suoi sostenitori. Accanto Melania, vestita di bianco con grandi occhiali e cappotto color cammello. Trump si sofferma con un bambino, che ha allestito un banchetto all’interno del seggio per vendere dei biscotti. Trump ne acquista uno e lo paga al bimbo.

Mai come questa volta gli americani sono chiamati a scegliere tra due visioni diametralmente opposte. E l’esito resta incerto. Mentre i mercati e il resto del mondo guardano con ansia all’esito di un’elezione il cui impatto non può essere che globale.
Un dato è certo: la spinta propulsiva di Donald Trump, impetuosa nelle ultime settimane, sembra scemata. Anche se lui sembra crederci ancora: “Sara’ una Brexit all’ennesima potenza, una vittoria senza precedenti”. Ma Hillary Clinton appare in vantaggio, in rimonta grazie al rimbalzo delle ultime ore nei sondaggi. Rimbalzo dovuto anche alla decisione dell’Fbi di chiudere definitivamente l’inchiesta sulle email che ha pesato come un macigno sulla candidata democratica.

Siamo pero’ ancora dentro il margine di errore: secondo la media del sito specializzato RealClearPolitics, è avanti di soli tre punti. Trump continua ad insidiare l’avversaria in molti dei ‘battleground state’. Ed è da 15 stati in bilico – in cui il distacco tra i due è sotto i 5 punti – che dipendono le sorti del voto. L’obiettivo è raggiungere il ‘magic number’ dei 270 grandi elettori necessari per conquistare la Casa Bianca. Clinton al momento ne ha 203 sicuri, contro i 164 di Trump.

Ne rimangono 171 in palio. Con la differenza che se alla candidata democratica basta prevalere in due Stati come Florida e Pennsylvania per trionfare, al tycoon serve un difficilissimo filotto di vittorie negli swing state. Ipotesi che potrebbe trasformare l’Election Night in un vero e proprio sprint al fotofinish. Così le ultime ore di campagna elettorale sono per i due sfidanti un vero e proprio tour de force, a caccia degli ultimi indecisi.

Sia Clinton che Trump hanno scelto per il gran finale la Pennsylvania. Hillary a Filadelfia, con a fianco il marito Bill e la figlia Chelsea. Ma soprattutto con la coppia più amata d’America, Barack e Michelle Obama, a cui in caso di vittoria dovrà molto.
“La scelta e’ se continuare o meno i progressi fatti, se rimanere su questa strada o gettare tutto dalla finestra”, afferma il presidente: “Per questo dovete votare Hillary come avete votato me”. Sul palco ancora personaggi dello starpower come Bruce Springsteen e Stevie Wonder.

Il miliardario newyorkese invece lancia il suo appello finale nella città di Scranton, con la moglie Melania e i suoi fedelissimi. “Io non ho bisogno delle star, ho bisogno solo di voi”, ha ripetuto ossessivamente negli ultimi comizi. Ha accusato il colpo della decisione dell’Fbi e sferra l’ultimo durissimo attacco all’avversaria: “Clinton è colpevole, tutti lo sanno. Non dovrebbe esserle permesso di correre per la presidenza”. “Ora – incita i suoi sostenitori – tocca a voi americani fare giustizia nelle urne”.