Crack En.Cor a Correggio, Foti: “La Regione si tuteli”

4 novembre 2016 | 09:15
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Crack En.Cor a Correggio, Foti: “La Regione si tuteli”

Il consigliere di Fdi-An: “Verificare corretto utilizzo del contributo di 600mila euro erogato a società da Regione”

CORREGGIO (Reggio Emilia) – La giunta regionale si tuteli e verifichi il corretto utilizzo del contributo di circa 600.000 euro erogato a En.Cor srl. Si tratta della societa’ costituita dal Comune di Correggio nel 2006 per la produzione di energia da fonti rinnovabili affondata nel 2014 in un mare di debiti che pesano per 15 milioni sulla stessa amministrazione comunale a causa di lettere di patronage firmate dalla precedente giunta.

A sollecitare l’ente regionale e’ in un’interrogazione il consigliere Tommaso Foti (Fd), ricordando nell’atto ispettivo che nel triennio 2007-2010 la societa’ aveva ottenuto finanziamenti per circa 29 milioni di euro da istituti di credito, a garanzia dei quali il Comune di Correggio aveva rilasciato sette lettere di patronage. Oggi due sentenze emesse dal Tribunale di Reggio Emilia, in primo grado civile, accertano gli obblighi dell’amministrazione comunale per 10,8 milioni nei confronti della Banca Popolare di San Felice e per 4 milioni di euro nei confronti del Banco Popolare-Banco San Geminiano e San Prospero, mentre tuttora e’ pendente una causa con Banca Nazionale del Lavoro per una somma di contenzioso pari a tre milioni.

Non solo. “La Corte dei Conti – evidenzia inoltre Foti – ha di recente espresso parere negativo sul bilancio preventivo 2016 del Comune, ritenendo illegittimo l’utilizzo del patrimonio comunale per risanare il debito corrente”. Per il consigliere regionale, insomma e’ “quantomeno desolante il quadro dell’iniziativa assunta dal Comune”. Per questo Foti chiede alla giunta regionale se sia informata di quanto accaduto, se intenda assumere iniziative per verificare il corretto utilizzo del contributo erogato alla societa” e, nel caso, quali azioni intenda intraprendere nei confronti degli amministratori di En.Cor a tutela dei propri interessi.