Correggese porta il suo progetto nella Silicon Valley

6 novembre 2016 | 11:05
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Correggese porta il suo progetto nella Silicon Valley

Nicolò Magnanini con Pigro, una piattaforma on line di rassegna stampa intelligente, è stato selezionato insieme ad altri nove giovani per un percorso formativo sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Da Correggio alla Silicon Valley, per consolidare il proprio progetto d’impresa: una piattaforma per la realizzazione di una rassegna stampa intelligente, in grado di gestire 5mila fonti di informazione. Si chiama Pigro e l’ha ideata Nicolò Magnanini, uno dei giovani dieci fondatori di startup emiliano-romagnole, le imprese che nascono su idee innovative e originali, che dal 5 al 16 dicembre prossimi partiranno per la California, dove svolgere un percorso formativo sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.

Pigro ha l’obiettivo di semplificare e velocizzare la ricerca di informazioni (da fonti web, social ed editoriali, anche specialistiche) fornendo una panoramica di notizie non duplicate sugli argomenti di interesse. Offrire dei tools per l’analisi delle informazioni. Pigro inventa la rassegna stampa di notizie generaliste e professionali. Un algoritmo proprietario in grado di eliminare le ripetizioni aumentando fino a 66 volte l’approfondimento e la ricerca di notizie strategiche per le decisioni aziendali. Uno strumento di media intelligence unico basato su 5mila fonti.

In dieci giorni di lavoro nell’area con il più alto tasso di innovazione del mondo, potranno capire cosa significa fare business in un mercato competitivo globale, come sviluppare la value proposition dei propri prodotti e servizi, concludere partnership con gruppi internazionali e presentare in modo efficace la propria idea d’impresa. Inoltre, parteciperanno a eventi di networking con venture capitalist, visiteranno grandi società come Google e Intel e i laboratori di ricerca delle principali università della Silicon Valley. Incontreranno investitori e business angel con i quali discuteranno e miglioreranno le loro idee d’impresa.

Come Nicolò, valigie pronte per altri nove giovani: Paola Annoni di Salsomaggiore (Viaggi di nozze low cost – Viaggi di nozze su misura), Carlo Bergonzi di Busseto (M3datek – Dispositivi medici innovativi con stampante 3D), Enrica Amplo di Carpi (La tata robotica – Sistema per insegnare la tecnologia e la robotica ai bambini), Andrea Bisaccioni (Mosquito Accopper – Sistema per la lotta parassitaria pubblica), Gabriele Gugnelli (Orangesea – Sistema di sharing applicato ad imbarcazioni turistiche) di Rimini, e da Bologna Edoardo Guerrieri (Darius, piattaforma digitale per investimenti in arte), Daniela Dubla (Inner.Me, app per un percorso di crescita personale), Gherardo Carullo (Enoron, un sistema gestionale per avvocati), Pasquale Lanci (Truckmeup, management system per il trasporto stradale).

I dieci neo imprenditori sono stati selezionati fra 67 ragazzi e hanno tutti un’età inferiore ai 30 anni.

Si tratta della quarta edizione di Silicon Valley Mindset Program, presentata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che nella sala della Giunta regionale ha incontrato ieri le startup emiliano-romagnole che lo scorso anno hanno fatto l’esperienza formativa in California. Con lui Marina Silverii, vice direttore di Aster, il consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale che in partnership con Us Mac, società americana, ha selezionato i dieci fondatori di startup emiliano-romagnole in partenza nei prossimi giorni.

“Si tratta di grande investimento sulle imprese del futuro – afferma Bonaccini – che sta dando, e darà ancora, frutti straordinari. Già oggi si toccano con mano i risultati, a riprova di una Regione che investe sulla ricerca, l’innovazione, l’internazionalizzazione, il sostegno e la crescita delle nuove imprese, soprattutto quelle giovani”. Infatti, grazie a questo programma, 23 giovani imprenditori emiliano-romagnoli hanno già vissuto l’esperienza nella Silicon Valley. Oggi, mediamente queste startup, con un fatturato complessivo che supera i 4 milioni di euro, risultano costituite da un paio di anni e contano una settantina tra fondatori e soci mentre oltre 80 sono i dipendenti e collaboratori. Le risorse raccolte dalla costituzione a oggi (privati, fondi investimento e bandi pubblici) superano i 2,5 milioni di euro.

L’Emilia-Romagna è tra le regioni con le politiche più avanzate in termini di startup innovative. È al secondo posto in Italia per numero di startup iscritte al Registro delle Camere di Commercio (792 in Emilia-Romagna su un totale in Italia di 6.461, il 12%), è sede di 116 spin-off universitari (il 10% del totale di 1.190 spin-off attivi in Italia), ospita 4 Incubatori certificati dal ministero. Inoltre, è dotata di una rete strutture di supporto alle startup composta da oltre 60 soggetti attivi su tutto il territorio, il tutto raccordato da www.emiliaromagnastartup.it, il portale che offre servizi on e off line alle start up emiliano-romagnole.