Consorzio Parmigiano Reggiano, una festa per la montagna

11 novembre 2016 | 15:09
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Consorzio Parmigiano Reggiano, una festa per la montagna

Sabato 12 novembre nella sede consortile degustazioni e vendite di formaggio di montagna, castagne, vin brulè, caldarroste, visite all’antico casellino, animazioni per i più piccoli, apertura di una forma stagionata 60 mesi

REGGIO EMILIA – Degustazioni, assaggi, animazioni per i più piccoli, possibilità di acquisti: c’è tutto questo nella giornata interamente dedicata alla montagna, e soprattutto al formaggio dell’Appennino, che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha organizzato negli spazi della propria sede per sabato.

Un’occasione di festa – sottolinea il Consorzio – per incontrare tanti sapori dell’autunno delle nostre montagne (caldarroste, vin brulè, castagne fresche e altri prodotti tipici) e, su tutte, la possibilità di approfondire e gustare le particolari caratteristiche del Parmigiano Reggiano di montagna, per la cui valorizzazione il Consorzio ha dato vita ad uno specifico “Progetto qualità”.

Proprio in queste zone si concentra la produzione di oltre 700.000 forme, una cifra che fa del Parmigiano Reggiano il formaggio Dop con la alta produzione in montagna, con ben 3,5 milioni di quintali di latte destinati alla trasformazione.

Grazie a questi valori – spiega il Consorzio – le zone appenniniche delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e parte del bolognese hanno mantenuto un sistema agroalimentare dinamico, che presidia e tutela ambiente e territorio ed è in grado di garantire reddito a 1.200 allevatori e attività a quasi 100 caseifici che assicurano migliaia di posti di lavoro in aree tra le più svantaggiate in termini di economia e occupazione.

L’evento di sabato nella sede del Consorzio, in via Kennedy 18, a Reggio Emilia, prenderà il via alle 10 e si concluderà alle 18. Insieme a degustazioni e vendite di Parmigiano Reggiano di montagna e all’incontro con altri prodotti tipici dell’Appennino, è prevista anche l’apertura di una forma stagionata ben 60 mesi, la possibilità di visite continue all’antico casellino e, come si è detto, una serie di animazioni per i più piccoli. Immancabile (e peraltro molto ghiotto con il Parmigiano Reggiano), anche il gnocco fritto.