Cavriago, caso voucher: si dimette la segretaria del Pd

10 novembre 2016 | 16:52
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Cavriago, caso voucher: si dimette la segretaria del Pd

Segreteria a pezzi: dopo le fuoriuscite di Andrea Bonacini e Fabrizio Benati, ora tocca anche a Stefania Salsi. “Clima di intolleranza del tipo “o con me o contro di me”. Non ho intenzione né di essere ostaggio, né incentivo”

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Lo scontro sui voucher consumatosi dentro al Pd di Cavriago ha mietuto un’altra vittima. La segretaria del Pd del paese della Val d’Enza, Stefania Salsi, durante il direttivo tenutosi ieri sera, ha rassegnato le sue dimissioni. In precedenza ad uscire dalla segreteria erano stati Andrea Bonacini e Fabrizio Benati. I tre furono fra i firmatari di un documento in cui prendevano posizione contro la scelta della giunta guidata da Paolo Burani di utilizzare i voucher come mezzo per impiegare due figure all’interno dell’Ufficio tributi.

Nel frattempo il sindaco Burani ha deciso di sospendere l’utilizzo dei voucher, ma i veleni di quella vicenda, contro cui si è schierata duramente anche la Cgil e che sta provocando molti mal di pancia dentro al Partito Democratico, continuano a produrre i loro effetti.

La Salsi ha scritto una lettera, inviata anche al segretario provinciale Andrea Costa e al presidente della Commissione garanzia Pd di Reggio Emilia Raffaele Leoni, in cui scrive: “Alla luce del direttivo tenutosi ieri sera al circolo PD di Cavriago, ritengo opportuno rassegnare le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di segretario di circolo, perché il clima che si è creato è per me e molti altri iscritti e membri della segreteria non più sopportabile”.

La storia dei voucher è uno dei tanti motivi di malumore, da parte di alcuni membri della segreteria, nei confronti della giunta Burani. La vicenda, comunque, aveva portato all’azzeramento della segreteria e a una direzione del partito che si era tenuta alla presenza del segretario provinciale Costa in cui si era concordato che la Salsi e il sindaco Burani avrebbero dovuto ricostruire una segreteria equilibrata.

Continua la Salsi: “Ritengo che un partito che si definisce democratico debba ascoltare e lasciar spazio di parola e discussione a tutti, nel rispetto di ogni posizione, su ognuna delle questioni politiche che il direttivo è chiamato a discutere. Purtroppo questo approccio non è condiviso tra tutti i membri e sono, quindi, costretta a prenderne atto con rammarico”.

La segreteria si era presa due settimane per pensare ai nominativi, ma quando si è presentata ieri sera davanti al direttivo ha annunciato a tutti che, a suo parere, la soluzione migliore era quella di una segreteria con dentro tutto il direttivo del Pd di Cavriago, ovvero ben 23 persone. Di fronte alla contrarietà dei presenti, ha annunciato le sue dimissioni.

Conclude la oramai ex segretaria: “Ho sempre lavorato e mi sono impegnata – e non solo in questi mesi – affinché il circolo del Partito Democratico di Cavriago diventasse qualcosa di bello, un luogo di discussione e di condivisione. Ma le iniziative fin qui fatte non suppliscono al clima di intolleranza del tipo “o con me o contro di me” che si è creato e di questo clima non ho intenzione né di essere ostaggio né incentivo”.

Ora il Pd di Cavriago, a meno di ripensamenti della Salsi, dovrà andare a un congresso anticipato.