Terremoto in centro Italia, si contano i danni: migliaia di sfollati

27 ottobre 2016 | 09:17
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Terremoto in centro Italia, si contano i danni: migliaia di sfollati

Con la luce del giorno si evidenziano i crolli nei centri colpiti, dopo le tre forti scosse. Errani e Curcio nelle zone dell’epicentro. Un morto per infarto a Tolentino, feriti a Visso e Fabriano. Evacuazioni da tre ospedali delle Marche. Crolla campanile a Camerino

REGGIO EMILIA – Notte di paura dopo tre forti scosse di terremoto in poche ore. Il Centro Italia trema ancora ed è ansia tra la popolazione. L’epicentro nella Valnerina, nelle Marche. Le scosse sono state avvertite distintamente in tutte le regioni del centro Italia. Le più forti alle 19,10 di magnitudo 5.4 e di 5.9 alle 21,18, più intensa e duratura. La scossa registrata alle 23,42 è stata di magnitudo 4.6, secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica. L’epicentro è stato localizzato nella stessa zona delle scosse del pomeriggio e della sera.

Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli sono in partenza per un sopralluogo nei centri più colpiti dal terremoto. Prime tappe a Tolentino e Ussita.

Il capo della protezione civile delle Marche: “E’ un secondo terremoto, le persone da sfollare sono centinaia”
“Difficile parlare di un aggravamento. E’ un secondo terremoto: la zona che in parte era stata già provata ora è in una situazione di estrema gravità”. Se, insomma, il terremoto del 24 agosto aveva devastato, nelle Marche, l’area dell’Ascolano, ora è stata distrutta la parte del Maceratese che il sisma precedente aveva danneggiato seriamente ma in parte risparmiato. L’unica differenza è che per il momento non si segnalano vittime. E’ la riflessione del capo della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri.

“Le persone da sfollare sono centinaia”, dice Spuri. Solo a Camerino 700 persone hanno trovato ospitalità in due centri allestiti per l’emergenza. Non risultano persone morte o ferite in modo grave, ma a decine si sono presentate negli ospedali per lesioni varie, malori o crisi di panico. Le situazioni di maggiore difficoltà, mentre sono tuttora in corso i sopralluoghi, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell’area epicentrale, dove, rileva Spuri, si sono avuti nuovi crolli, di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri.

“Il centro di Visso – esemplifica il capo della Protezione civile – non può accogliere più nessuno”. Crolli vengono segnalati ovunque: a Caldarola è venuto giù il portale di una chiesa, ma anche ad Amandola, nel Fermano, è crollato il timpano della chiesa del Convento delle suore benedettine. Desta poi preoccupazione la frana che isola la frezione di Peracchia, ad Acquasanta Terme. I vigili del fuoco stanno cercando di raggiungere le persone rimaste isolate, fra cui il vice sindaco di Acquasanta Gigi Capriotti. Quanto alla Salaria, sarà riaperta domani.

Il sindaco di Visso: “E’ tutto inagibile”
“I miei tecnici mi dicono che il centro storico è in condizioni tali che potrebbe essere tutto inagibile”. Lo ha detto il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, facendo il punto sui danni del terremoto di ieri. “Non abbiamo avuto vittime e soltanto tre feriti lievi – ha aggiunto – ma i danni agli edifici sono molto pesanti. Molti hanno perso parte della facciata. E’ crollata una chiesa a Borgo Sant’Antonio e danni importanti ci sono stati nella frazione di Borgo San Giovanni”.

Un uomo di 73 anni è morto di infarto a Tolentino
Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E’ la prima vittima ‘indiretta’ del sisma. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non si sarebbero vittime per conseguenza di crolli. Sempre a Tolentino un operaio, dipendente di una ditta di surgelati, è rimasto ferito dal crollo di un controsoffitto, riportando ferite lacero contuse alla testa e a una spalla, ma le sue condizioni non sono gravi. “Il servizio salute della Regione ha predisposto evacuazioni da ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli ricollocando i pazienti in altre strutture della regione”, dope le due forti scosse di terremoto. Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli su Facebook. “Al momento si registrano crolli – scrive -. Grazie ancora a tutti i sindaci, gli amministratori, volontari e alle forze dell’ordine che in questo momento stanno lavorando e dando sostegno alle popolazioni”.

Sindaco Ussita: il nostro paese è finito
“Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito”. Lo ha detto il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi, a Skytg24, in relazione all’ultima e più forte scossa di terremoto. Il sindaco ha affermato che “è crollata anche la facciata della chiesa” e che si è “spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere”. ”Grazie a Dio siamo riusciti a portare in salvo le due anziane che erano rimaste intrappolate nella loro abitazione, la cui facciata è crollata con le scosse di terremoto” aggiunge il sindaco . ”Sono state portate via in ambulanza, ma dovrebbero essere in condizioni discrete”. A quanto risulta al sindaco non ci sarebbero feriti in paese.

A Camerino dopo la scossa delle 21:18 il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Lì si sta concentrando il lavoro dei vigili del fuoco, anche se non si pensa che ci fossero dentro delle persone. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del Comune. Molte persone erano comunque fuori casa dopo la scossa precedente delle 19:11. Molti i crolli nel centro e nelle frazioni.

Ci sono 8 feriti lievi a Fabriano
A Fabriano, a causa del crollo di alcuni tramezzi in un palazzo di via Fratelli Latini ”ci sono 8 feriti, a quanto so contusi lievi”. Lo dice all’ANSA il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, che parla anche di ”alcune abitazioni inagibili” e sta organizzando i punti di accoglienza dopo le due scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 di oggi. ”Apriremo il PalaGuerrieri, il PalaFermi e il PalaCesari, in modo da accogliere le persone che hanno paura a dormire nelle loro case”. Verifiche sono in corso in tutte le frazioni, e domani le scuole resteranno chiuse