Sudafrica, continua la missione reggiana

21 ottobre 2016 | 16:30
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Sudafrica, continua la missione reggiana

Gli scambi culturali sono stati al centro della giornata di ieri

REGGIO EMILIA – Gli scambi culturali sono stati al centro della giornata di ieri, durante la missione reggiana in Sudafrica. Due i momenti dedicati all’arte. Il primo, un incontro con rappresentanti della Johannesburg Art Gallery dove è conservata una delle più grandi collezioni di arte europea in Africa e una delle più rilevante collezioni di artisti africani. “Vogliamo portare a Reggio Emilia, nel 2018, una grande mostra di questo importante centro culturale – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Siamo qui per stringere un rapporto che si sviluppi nel tempo e possa portarci ad accogliere a Reggio Emilia le più importanti opere di questa collezione, proseguendo anche sotto l’aspetto artistico il rapporto di amicizia fra Reggio e il Sudafrica”.

A seguire si è tenuta una visita all’Artist Proof Studio di Johannesburg, un laboratorio e centro di formazione all’arte e alla realizzazione di carte, stampe e litografie, supportato anche dal celebre artista William Kentridge, che in questi giorni sta stampando in questa realtà diverse produzioni.

La missione economica è a sua volta molto intensa. Le imprese reggiane – alla missione partecipano 10 importanti aziende e due consorzi in rappresentanza di altre 23 aziende (meccanica, oleodinamica, sostenibilità ambientale) del territorio reggiano, oltre a imprese cooperative leader di settore (servizi, agroalimentare ed edilizia) – sono state protagoniste di numerosi incontri ‘b2b’ con potenziali partner sudafricani, contribuendo a presentare, in generale, le principali competenze economiche del territorio, quali Agroalimentare, la Meccanica-Meccatronica e le Energie Rinnovabili-Bioedilizia, ma anche Edilizia per la Sanità, Abbigliamento, Arredamento.

Gli incontri fra operatori economici hanno trattato meccanica agricola, food and wine, automotive, gestione dei cicli delle acque e dei rifiuti. Le aziende hanno cercato canali privilegiati per il loro ‘made in Reggio Emilia’: distributori, importatori, partner per progetti di sviluppo del business. Gli imprenditori e gli export manager reggiani hanno inoltre partecipato a visite di studio ai Parchi tecnologici presenti nel Gauteng, agli hub innovativi creati per i fornitori dell’industria automobilistica e sono stati protagonisti in seminari dedicati allo studio del modello cooperativo e alle traiettorie del suo sviluppo futuro.

La delegazione ha incontrato anche il viceministro alla cooperazione Andries Nel, che insieme al suo staff ha consolidato le relazioni avviate già durante Expo 2015, al fine di arrivare a un accordo di collaborazione per la promozione del sistema cooperativo.

Il sindaco Luca Vecchi – insieme con l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia e membri della delegazione istituzionale – ha visitato la casa di Desmond Tutu, cittadino onorario di Reggio Emilia, e di Nelson Mandela, oltre all’Hector Pieterson Museum, alcuni dei più rilevanti simboli di Soweto. Ieri sera si è svolta infine la cena di solidarietà, che ha visto Reggio Emilia al centro di un altro momento di speciale attenzione, con David Makhura premier del Gauteng, Hapo Pope segretario provinciale dell’African National Congress e Anthony Mongalo che fu ‘braccio destro’ di Oliver Tambo. Con il sindaco Vecchi, ha partecipato all’incontro Bruna Ganapini Soncini.

La cena ha avuto oltre 100 presenze, è stata arricchita dalla maestria di Gianni e Fulvia D’Amato, che hanno realizzato un menù ad hoc per gli amici sudafricani e hanno fatto assaggiare i prodotti del territorio: Parmigiano-Reggiano, Lambrusco e Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia.

Ieri in mattinata la delegazione reggiana aveva fatto visita all’Ellis Park Stadium di Johannesburg. Accompagnati dal vicepresidente del Gauteng Lions Rugby Union e dai rappresentanti del Rugby Reggio, i delegati prima hanno visitato gli spogliatoi dove Nelson Mandela investì gli Springboks della responsabilità di unire il Sudafrica, vincendo i campionati del mondo del 1995. Lo stadio infatti è l’edificio-monumento che ospitò la famosa finale dominata dal Sudafrica e la cui epopea è raccontata dal film Invictus. La delegazione, che ha potuto camminare sul campo, ha espresso l’intenzione di promuovere ulteriori scambi tra il club reggiano e quello sudafricano, che un anno fa hanno firmato un accordo di gemellaggio.

La missione reggiana prosegue in Mozambico, dove la delegazione sarà prima a Maputo e poi a Pemba.