Profughi, aiutiamoli… a casa nostra

8 ottobre 2016 | 16:38
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Profughi, aiutiamoli… a casa nostra

La mozione presentata dai consiglieri Pd sui profughi sta suscitando un putiferio incomprensibile

REGGIO EMILIA – La mozione proposta dai consiglieri del Pd, che prevede di ospitare i richiedenti asilo in casa dei reggiani che si vorranno offrire volontariamente, per la cifra di 350 euro mensili, farà sicuramente discutere e sta già suscitando commenti piuttosto vibranti sul web. Sarà presentata in consiglio comunale lunedì e sicuramente, anche lì, ci sarà bagarre.

Si sta passando dunque dall'”aiutiamoli a casa loro all’aiutiamoli a casa nostra”. Ma non è solo una battuta perché, in realtà, peraltro non con particolare successo (solo una quarantina di cittadini ha aderito, ndr), una cosa del genere è già stata sperimentata dal Comune di Milano. L’iniziativa dei consiglieri Dem sta suscitando clamore ma è bene dire che questo avviene già, oltre che nel capoluogo lombardo, anche in Germania dove un progetto del genere è già attivo e in altri Stati europei.

La stessa Caritas aveva avviato, nel 2014, il progetto “Un profugo a casa mia” che aveva coinvolto alcune diocesi sul nostro territorio. E’ poi attivo, come dicevamo, il progetto Refugees Welcome, nato in Germania ma attivo anche in Italia. In Germania la cifra di 350 euro viene data o dallo Stato (nei lander che prevedono questo tipo di sussidio) o dal sito stesso con un sistema di crowdfunding.

E’ bene poi precisare che, ovviamente, l’adesione è volontaria. Per cui non si capisce tutto questo putiferio relativamente a una proposta che non obbliga nessuno, ma che alleggerisce i conti dello Stato (quei profughi non dovrebbero più essere ospitati da altri soggetti gestori dove il loro costo sarebbe maggiore) e favorisce l’integrazione dei richiedenti asilo.

Perché se è probabile, come dice qualcuno, che chi approverà la mozione in consiglio comunale non ospiterà profughi a casa sua, è altrettanto probabile che, chi denigra questa mozione, non si metterà in casa i reggiani in difficoltà.