Missione in Africa Australe, Vecchi interviene al Summit Ambrosetti

19 ottobre 2016 | 19:22
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Missione in Africa Australe, Vecchi interviene al Summit Ambrosetti

Il sindaco: “Reggio Emilia pensa al Sudafria e in particolare al Gauteng come partner privilegiati”

REGGIO EMILIA – Prosegue la visita della delegazione reggiana nell’Africa australe, guidata dal sindaco Luca Vecchi: una missione dedicata agli scambi economici, culturali, educativi, di promozione del territorio e dello sport fra Reggio Emilia e l’Africa australe, a cui partecipano fra gli altri 10 imprese e due consorzi di imprese, l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia e altri rappresentanti istituzionali.

Dopo la firma da parte del sindaco di un accordo per avviare collaborazioni in campo economico, educativo, sportivo e culturale tra Reggio Emilia e la città di Ekurulehni – il principale Comune dell’area di Johannesburg con circa 3 milioni di abitanti, oltre che hub logisticico del Sudafrica e sede delle principali industrie manifatturiere dell’area del Gauteng – ieri gli imprenditori reggiani hanno avuto una serie di proficui incontri business to business con alcune realtà locali.

Incontrati l’ambasciatore della Repubblica democratica del Congo Bene M’Poko e il premier del Gauteng David Makhura, assieme al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco Vecchi è intervenuto all’Italy-South Africa Summit promosso da The European House Ambrosetti a Johannesburg, incontro economico internazionale che quest’anno si svolge per la prima volta nell’Africa australe, attraversata da una significativa fase di crescita.

“Una delle peculiarità di Reggio Emilia, della nostra comunità, è pensarsi e concepirsi come sistema di attori plurale con competenze distintive in differenti settori, in grado di dare forza alla città solo se strategicamente pensati come interdipendenti – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Una città che, con questa consapevolezza di approccio collettivo e multisettoriale, è sempre stata aperta al confronto internazionale. E’ questa dimensione di attenzione alla collettività, alle persone e alla dignità umana che l’ha resa internazionale. La storia della lotta partigiana ha portato molti reggiani a sostenere all’inizio degli anni ’60 la causa di indipendenza delle colonie dell’Africa sub sahariana e un forte impegno verso la causa dell’Anc. Il sostegno alla lotta per la costruzione di un Sudafrica liberato, in cui i diritti umani e l’uguaglianza delle persone potessero pienamente affermarsi, deriva dalla comprensione di ogni reggiano del concetto di ‘resistenza’, di ‘segregazione’. E’ su questa prossimità di valori fondamentali dell’esistenza umana che si è costruita la relazione tra le nostre comunità”.

“Una città che con spirito contadino e arte del fare si è impegnata – al di là di posizioni formali – per affermare il concetto di dignità umana, di comunità, a fianco dell’Anc e contro l’apartheid. La sfida, oggi come allora, è quella di garantire uno sviluppo sociale, culturale ed economico dignitoso e sostenibile per entrambi i territori. Questo sviluppo oggi trova nei processi di crescita economica, nelle opportunità di lavoro e nell’azione delle nostre imprese il punto di maggior rilevanza. Per questo, negli anni, Reggio Emilia ha investito nel strutturare e consolidare le relazioni con due municipalità (Ekhuruleni e Polokwane), istituzioni, università, scuole, associazioni sportive, enti culturali, ma anche attori economici e imprese, in primis in Sudafrica e nell’Africa australe. Oggi Reggio Emilia presenta ai suoi imprenditori e all’economia emiliano-romagnola il sistema di relazioni costruito. Un’infrastruttura, un ‘ponte’ tra comunità, costruito sulla condivisione di principi fondamentali. Una base solida su cui costruire percorsi per le nostre aziende e il mondo produttivo. Collegamenti basati sulla fiducia che possono offrire al mondo economico vantaggi e opportunità basati sulla prossimità valoriale, la conoscenza profonda costruita attraverso gli anni, ampliando i mercati e offrendo nuove prospettive di investimento e ricerca”.

“Come agire? Come territori ed istituzioni – ha aggiunto il sindaco Vecchi – siamo guidati dalle reciproche visioni di futuro delle nostre comunità, con la consapevolezza che queste non possono oggi non considerare altri mondi, contesti e culture. Il Gauteng collabora già con noi in ambito educativo, agroalimentare con il sistema delle cooperative, offre prospettive di collaborazione e riflessioni in ambito energetico. L’invito e il ruolo che come Amministrazione abbiamo è quello di fare sì che queste relazioni internazionali siano occasione di ricerca e generino graduale coinvolgimento di settori produttivi. Ecco, in questo percorso, la città pensa al Sudafrica, alle sue imprese, alle sue università, centri di ricerca, enti di sviluppo territoriale, come partner privilegiati per sviluppare progetti internazionali, accogliere imprese, facilitare connessioni per innovare e pensare nuovi prodotti e servizi. In questo vorremmo coinvolgere le aziende impegnate nell’automotive e nell’energetica, ma anche in ambito agricolo, culturale ed educativo a considerare dei parternariati con le nostre imprese, scuole, università per creare insieme progetti e percorsi da sviluppare qui in Gauteng ma anche a Reggio Emilia.

“Un invito a ‘pensare insieme cose nuove’ – ha proseguito il sindaco – In questo senso come amministrazione stiamo appoggiando e accompagnando la stipula di accordi tra agenzie di sviluppo del nostro territorio e il vostro, tra il mondo della ricerca e dell’università, tra Pmi di Reggio Emilia attive nell’ambito della meccanica agricola, dell’automotive, della gestione dei rifiuti e dell’acqua, del sistema cooperativo ad avviare concrete opportunità di collaborazione. La visita di questi giorni a Johannesburg e la presenza qui al Summit, nasce da questo percorso. Oggi qui io rappresento il Comune di Reggio Emilia, ma anche altri 15 attori, imprese e attori economici, referenti del settore culturale, educativo, sportivo, la nostra agenzia di sviluppo Fondazione E35, insieme in questa missione per rafforzare vicendevolmente relazioni e progetti – le relazioni istituzionali tra il Comune, la città di Ekeuruleni e il Gauteng, lo scambio tra il Rugby Reggio e il Lions Club, le relazioni tra Reggio Children e l’Africa Reggio Alliance, la collaborazione tra Istoreco, Unimore, e le università e i dipartimenti culturali per il recupero della storia comune – ma anche disegnare insieme nuovi progetti: scambi commerciali ed economici tra imprese, progetti per lo sviluppo del sistema cooperativo, nuovi investimenti nell’agroindustria e nell’automotive”.

“A fronte di un dato di scambi commerciali che vale per Reggio Emilia 77 milioni di euro (+ 1.7% nell’ultimo anno) , l’obiettivo è quindi incrementare e rafforzare questo dato, in un’ottica di mutuo beneficio e sviluppo. In questa accezione – ha concluso il sindaco – si passa quindi da una politica di cooperazione decentrata allo sviluppo più tradizionalmente intesa, ad una comune strategia di crescita e sviluppo economico che pone al centro l’innovazione, la dignità e la crescita delle persone, territori che corrono affiancati grazie al lavoro di amministrazioni pubbliche, attori culturali ed educativi, imprese e laboratori di ricerca”.

Il sindaco Vecchi ha poi visitato la sede della Corte costituzionale, costruita in un luogo simbolico del regime dell’apartheid e della violazione dei diritti umani. L’edificio fu infatti per circa 100 anni prigione cittadina e qui fu incarcerato nel ’58 e poi nel ’62 Nelson Mandela, Winnie Mandela e Albertina Sisulu, esponente di spicco dell’African National Congress e grande sostenitrice della causa di lotta contro l’apartheid, del ruolo dei giovani e delle donne.

In serata Reggio Emilia ha presentato alcuni dei propri prodotti tipici, quali Lambrusco, aceto balsamico tradizionale e Parmigiano Reggiano, introdotti dallo chef Gianni D’Amato presso l’Italian club.