Milanesi di tutte le età in fila per omaggiare Dario Fo

14 ottobre 2016 | 19:40
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Milanesi di tutte le età in fila per omaggiare Dario Fo

Il figlio Jacopo: “Adesso lo celebrano, ma fu censurato”. Domani mattina i funerali in piazza Duomo. Il drammaturgo sarà sepolto al Famedio di Milano

REGGIO EMILIA – Milanesi di tutte le età hanno portato oggi l’ultimo saluto al premio Nobel Dario Fo alla camera ardente allestita al Piccolo teatro Strehler, nonostante la forte pioggia che sta cadendo a Milano. Alcuni arrivano con un mazzo di fiori e uno è stato posato sopra la bara dell’artista mentre altri sono per terra.

Tra i cittadini ci sono molte persone anziane che hanno seguito Dario Fo dagli inizi della sua carriera, anche per le sue idee politiche e il suo attivismo. Alla camera ardente anche dei giovani, come i ragazzi di un liceo milanese: “Abbiamo scoperto Dario Fo a scuola – ha spiegato uno di loro – lo abbiamo studiato. Per me fa già parte della storia della cultura e della letteratura italiana”. Tra gli uomini di spettacolo ha portato un saluto a Dario Fo l’attore teatrale, autore, scrittore e comico Alessandro Bergonzoni: “Non parlate di lui al passato – ha detto – perché l’arte non finisce e non comincia. Il lutto non c’è, non c’è cordoglio. Il lutto per la letteratura, l’arte e la cultura sono la mancanza stessa di arte, letteratura e cultura”. Molti scrivono frasi d’affetto, stima e ringraziamento sui registri delle condoglianze.

Alla camera ardente si sono recati anche il vicepresidente della Camera e deputato del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio, il collega di partito Alessandro Di Battista e Davide Casaleggio, figlio del fondatore del M5s. “Era una persona speciale, piena d’arte. Era molto vicino a mio padre”, dice Casaleggio jr. Virginia Raggi ha voluto rendere omaggio con una corona di fiori e un nastro con la scritta “sindaca di Roma”.

La bara di legno chiaro è chiusa, alle sue spalle c’è il palco: sopra c’è una foto dell’artista che sorride, con una mano sfiora il mento mentre nell’altra ha un pennello appoggiato sopra la fronte. Nella sala i gonfaloni di Regione Lombardia, Comune di Milano e Città metropolitana e una corona di rose rosse e bianche del Presidente della Repubblica. Accanto alla foto di Dario Fo, adagiata su un cavalletto da pittore, c’è uno sgabello con le tempere, i colori acrilici, i pennelli dentro ad un barattolo, gli stracci sporchi di colore.

Lo sfogo del figlio Jacopo: “Tutti lo celebrano, ma in vita è stato censurato”
“Adesso tutti celebrano Dario Fo, ma in vita è stato censurato in tutti i modi”. E’ amaro il commento di Jacopo, il figlio del grande attore e drammaturgo, scrittore e premio Nobel per la Letteratura ma anche pittore, scenografo e attivista, morto ieri a 90 anni all’ospedale Sacco di Milano, dove era ricoverato da 10 giorni per problemi polmonari.

Domani a Milano sarà lutto cittadino: i funerali saranno celebrati sabato mattina in Piazza Duomo con una cerimonia laica. Il regista, attore e drammaturgo verrà sepolto nel Famedio del Cimitero monumentale di Milano, il pantheon delle personalità illustri della città. La famiglia ha accettato la proposta del Comune di Milano. Il premio Nobel riposerà quindi vicino alla moglie, l’attrice Franca Rame, scomparsa nel maggio del 2013.