Maramotti: “Progetti futuri? Si, ma che siano sostenibili”

15 ottobre 2016 | 16:30
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Il patron di Max Mara: “La città ha tanti edifici che aspettano delle idee, ma devono stare in piedi economicamente”

REGGIO EMILIA – “Io credo che ci siano sempre progetti potenzialmente esplorabili, ma la cosa più difficile è trovare un equilibrio di sostenibilità. Perché le donazioni devono andare avanti, ma questo ha a che vedere con la volontà del singolo di donare”.

Luigi Maramotti, patron di Max Mara, è molto chiaro in proposito. Come già accaduto oggi per palazzo del Carbone, dove la ristrutturazione è stata fatta anche con un intervento della Regione di 500mila euro e con la possibilità di riscuotere affitti, seppur agevolati, per dieci anni, anche in futuro un suo impegno nella città (al netto di eventuali donazioni) deve essere sostenibile, ovvero consentire un guadagno anche a chi investe.

Per un uomo concreto come Maramotti, d’altronde, ma anche, se pensiamo all’intervento di un altro imprenditore, come Montipò su Palazzo Busetti, non può essere altrimenti. Vedremo cosa accadrà in futuro. Intanto Maramotti è contento della riuscita della ristrutturazione. Dice: “E’ un bell’intervento. Sono contento che i ragazzi siano già qui e vivano in queste case. E’ meglio avere prima il contenuto dei contenitori. E spero che questi giovani contribuiscano alla vitalità della città. La convenzione dura dieci anni, ma mi auguro che questa caratterizzazione possa continuare”.

E aggiunge: “Al piano terra mi piacerebbe avere attività coerenti con questo tipo di frequentazione, tipo posti di ritrovo sociale e musica dal vivo”. E su future collaborazioni con la città, conclude: “Bisogna riuscire a mettere in piedi una collaborazione che sia sostenibile e che stia in piedi economicamente e si in equilibrio. E’ complesso, ma è una sfida importantissima per il futuro. La città ha tanti edifici che aspettano delle idee, ma devono essere sostenibili”.