Cavriago, il Pd si spacca sui voucher comunali

9 ottobre 2016 | 11:45
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Cavriago, il Pd si spacca sui voucher comunali

Botta e risposta sul bando del Comune fra membri della segreteria provinciale e locale e la giunta Burani. La nota dei lavoratori

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Alcuni membri del Pd di Cavriago hanno firmato un documento con cui prendono posizione sul bando di selezione per due figure, da adibire all’Ufficio tributi del Comune, da pagare con i voucher per 480 ore complessive e per un importo complessivo, deliberato dalla giunta, di 4.800 euro di spesa.

Il documento, in cui si criticano le scelte del sindaco e della giunta, è stato firmato da Stefania Salsi segretario Pd circolo di Cavriago, Fabrizio Benati della segreteria Pd di Cavriago e Andrea Bonacini della segreteria provinciale Pd.

La replica del sindaco
La replica del sindaco Paolo Burani e della giunta è la seguente: “Dispiace apprendere dalla stampa della posizione della segretaria del PD e di due membri della segreteria, espressa a titolo personale in quanto assunta senza convocare e sentire l’opinione dell’intera segreteria e del direttivo del circolo. Inoltre in queste due settimane, in cui si è discusso dei due voucher attivati dall’Amministrazione comunale, nessuna di queste persone ha sentito il bisogno di confrontarsi ed approfondire la questione con noi. Ci si sarebbe resi conto che ogni discorso generalizzato sulle soluzioni alternative trovate in altri Comuni non può essere banalmente trasferito alla nostra realtà. Ogni Comune deve fare i conti con i limiti, i vincoli e con le proprie politiche sul personale. Sarebbe stato meglio per questi tre membri della segreteria, affidarlo ad una ditta esterna, come fanno molti Comuni per sistemare gli archivi e riordinare banche dati, perchè di questo stiamo parlando?”.

E ancora: “Inoltre il lavoro da compiere era così limitato nel tempo e nelle mansioni (massimo 3 mesi per max 20 ore settimanali), e nell’impegno economico (4800 euro) che crediamo corrisponda in pieno ad un progetto occasionale ed accessorio come dice la legge. Legge che ricordiamo a questi membri della segreteria, è del nostro Governo, a meno che la parola nostro non valga solo per noi. Noi abbiamo pensato che fosse meglio dare una possibilità di lavoro ed una esperienza lavorativa a due disoccupati (al bando pubblico hanno poi risposto due giovani). Dispiace infine constatare come con questa posizione si miri a rompere l’unità del PD di Cavriago ed i rapporti con l’Amministrazione. I cosiddetti “malumori” sottolineati nel comunicato, di 3 consiglieri su 9 del gruppo, sono normali nelle discussioni, ma crediamo debba sempre prevalere il parere della maggioranza e rispettarlo”.

La nota dei lavoratori
Sulla vicenda intervengono però anche i lavoratori e le lavoratrici del Comune di Cavriago che “condividono sotto il profilo politico il giudizio negativo espresso dalla Fp Cgil sull’opportunità della costituzione di questi rapporti” e “ritengono imprescindibile la scelta e il presidio di rapporti di lavoro pubblici orientati a contrastare ed a escludere ogni forma contrattuale e non, connotate dalla precarietà”.

Infine “approvano la proposta della Fp Cgil di istituire un osservatorio provinciale e di proporne uno anche di livello regionale, sull’aumento nell’ambito delle Pubbliche amministrazioni del fenomeno del lavoro accessorio e ciò allo scopo di prevenirne l’ulteriore diffusione, così come concordato tra le parti sociali firmatarie del patto per il lavoro per la Regione Emilia-Romagna sottoscritto il 20 luglio 2015”.