Caso En.Cor, la Malavasi: “Ritardi? Stavamo leggendo bene la delibera”

26 ottobre 2016 | 14:50
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Caso En.Cor, la Malavasi: “Ritardi? Stavamo leggendo bene la delibera”

Il primo cittadino spiega così il motivo per cui ha informato le opposizioni solo due settimane dopo sulla delibera della Corte dei conti che prevede di rifare il bilancio dopo il crack di En.Cor. Ma l’atto non è ancora stato pubblicato sulla homepage dell’ente

CORREGGIO (Reggio Emilia) – “La delibera della Corte dei Conti impone una lettura attenta e per questo unico motivo abbiamo preferito iniziare un percorso di approfondimento dell’atto con i nostri consulenti e con i nostri revisori prima di darne comunicazione al consiglio”.

Il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, spiega così il motivo per cui solo lunedì scorso, a distanza di quasi due settimane dalla delibera della Corte dei conti, ha dato la possibilità di conoscerne il contenuto ai consiglieri di opposizione (che già sapevano tutto, peraltro, dato che il nostro giornale on line domenica, e altri organi di informazione il giorno dopo, avevano già pubblicato la delibera che potete leggere qui, ndr).

Resta, comunque, il fatto che la delibera della Corte dei Conti, fra l’altro, imponeva la pubblicazione dell’atto sul sito del Comune. Si legge infatti in fondo alla delibera: “Rammenta l’obbligo di pubblicazione della presente deliberazione sul sito internet istituzionale ai sensi degli articoli 2 e 31 del d.lgs. 14 marzo 2013, n.33″. Ad oggi la home page del sito del Comune non contiene questo atto. Ricordiamo che la delibera è dell’11 di ottobre e che è stata mandata per raccomandata al Comune di Correggio subito dopo.

Spiega il primo cittadino: “Chi ha la responsabilità di governo ha il dovere di analizzare i documenti per poterli spiegare alla città, con il massimo senso di responsabilità. I giorni trascorsi tra il ricevimento dell’atto e la sua diffusione sono dovuti solo a questa nostra volontà di approfondire, come abbiamo spiegato alla riunione dei capigruppo che si è tenuta lunedì 24. È stato un incontro lungo e positivo, durante il quale abbiamo spiegato la situazione e il lavoro serio che faremo nei prossimi mesi. Spiace constatare che alcune informazioni riservate date in quella seduta siano state riportate ai giornali, dimostrando, da parte di alcune forze di opposizione, la mancanza di rispetto verso la città e il delicato momento che stiamo vivendo. Questo modo di fare, che sicuramente permette di avere risalto sulla stampa, non dimostra la famosa ‘trasparenza’, ma un totale senso di irresponsabilità politica in questo momento”.

E aggiunge: “Nonostante la richiesta di prudenza nella divulgazione di notizie, data la delicatezza dell’argomento trattato e le indagini in corso, ci sono forze di opposizione serie e responsabili, pur nella legittima diversità di vedute, che ringrazio per il continuo dialogo intercorso in questi giorni e altre che invece sono più attente a generare clamore che al destino di Correggio e dei suoi cittadini. Ricordo loro che questa situazione non è stata generata dalla nostra amministrazione e che chiunque avesse vinto le scorse elezioni avrebbe dovuto gestire la medesima situazione, indipendentemente dal colore politico”.

La Malavasi passa poi al merito della questione: “Quanto al merito della questione, che è l’unico del quale mi sto occupando, lasciando ad altri le chiacchiere, la nostra amministrazione intraprenderà ogni azione utile per dimostrare la correttezza del proprio agire, vagliando ogni strada praticabile per sanare le presunte irregolarità rilevate dalla Corte. Ci aspettano 60 giorni di grande lavoro e faremo il possibile e l’impossibile per rispettare i termini temporali concessi. Questa è la nostra priorità, risolvere questa situazione e continuare a dare alla città un governo saldo e forte, che in questi due anni si è dimostrato all’altezza della situazione, nel gestire e far ripartire la nostra bella città”.

Precisa il primo cittadino: “Sulla vicenda Encor, non ci siamo mai sottratti al confronto, considerato anche che l’argomento ha tenuto banco per tutta la durata della campagna elettorale ed è stato oggetto di numerosi interventi in consiglio comunale. Ovviamente non siamo noi i protagonisti di questa intricata vicenda, ma stiamo cercando di gestirne le conseguenze al meglio. Le notizie di questi giorni, che parlano di indagini in corso da parte della Procura e non solo, non possono che essere accolte di buon grado da parte nostra, poiché è interesse nostro e di tutti i cittadini capire esattamente quali siano state le responsabilità di chiunque abbia arrecato danno al Comune di Correggio. Ci tengo a sottolineate la massima fiducia nel lavoro che sta portando avanti la magistratura, che permetterà di conoscere la verità e i responsabili di questa brutta vicenda. Noi però non siamo stati eletti per vedere nuovamente commissariata la nostra città, come invece sembrano auspicare alcune forze politiche locali. Noi siamo stati eletti per risolvere anche questo problema. E siamo al lavoro, duramente e con tenacia, senza cercare un utile tornaconto elettorale, ma impegnandoci al massimo per salvaguardare la nostra città e i nostri cittadini. Ci interessa infatti garantire i servizi, tutelare i dipendenti, fornire risposte puntuali ed efficaci ai cittadini, senza aumentare le tasse, che per quanto mi riguarda rimane l’ultimo scenario possibile”.

E conclude: “Lavorerò sodo, infatti, per evitare qualsiasi aumento della pressione fiscale locale, che ritengo insostenibile per le famiglie in un momento così difficile come quello che il paese sta vivendo a causa di una crisi economica che dura da troppo tempo, nonostante qualche segnale positivo. Non possiamo rispondere di scelte compiute da altri, ma tuteleremo in ogni sede il nostro Ente, continuando a confrontarci anche con i dipendenti, le associazioni di categoria e i sindacati, che incontrerò nei prossimi giorni”.