Bagnolo, maxi sequestro di armi e denaro a imprenditore

6 ottobre 2016 | 10:51
Share0
Bagnolo, maxi sequestro di armi e denaro a imprenditore

Claudio Borelli, 72 anni, è stato denunciato per trasferimento fraudolento di beni e detenzione illegale di armi. Trovate mazzette di euro e dollari ovunque, nella sua villa. Balestre, pugnali e sciabole nel garage

BAGNOLO (Reggio Emilia) – Un imprenditore 72enne di Bagnolo, Claudio Borelli, è stato denunciato dai carabinieri per trasferimento fraudolento di beni e detenzione illegale di armi. Accuse a cui si aggiunge quella di spendita e introduzione nello stato di danaro falso per il possesso di una banconota da 50 euro e una da 100 false. A lui i carabinieri bagnolesi hanno sequestrato anche 289mila e 550 euro e 159mila e 778 dollari, due pistole senza matricola, di cui una da collezione ad avancarica, numerose armi bianche tra balestre, pugnali, sciabole, asce e coltelli insieme a una quarantina di munizioni.

Le mazzette di euro e dollari erano ovunque: in un armadietto della palestra di casa, tra la biancheria da lavare nel cesto riposto nei locali lavanderia, in una scatola di scarpe lasciata nell’armadio della camera da letto ed in altra scatola di scarpe chiusa nella cassaforte. Tra le banconote due, una da 50 euro e una da 100 dollari, sono risultate essere false. Le armi sono invece state rinvenute nel garage e nella palestra ricavata nell’enorme villa abitata dall’imprenditore.

Borelli, nell’agosto del 2014, venne arrestato per il possesso di circa 3mila armi da fuoco e migliaia di munizioni che deteneva insieme a circa un milione in contanti tra euro e dollari. Proprio da questi soldi è poi scattata un indagine culminata, lo scorso mese di luglio, con un maxi provvedimento di sequestro preventivo di beni disposto dal tribunale a carico del 72enne a cui furono sequestrati l’azienda bagnolese in campo oleodinamico, l’Oleodinamica Borelli di via Galvani ora in mano ad un amministratore giudiziario, tre case, cinque garages, diverse auto di lusso e moto, numerosissimi conti correnti bancari e polizze assicurative nonché oltre 900mila euro in contanti.

Nonostante ciò, come ampiamente dimostrato dalle indagini dei carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano, coordinati dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, l’imprenditore ha continuato a disporre di ingenti somme di danaro arrivando a possedere numerose armi bianche e da fuoco che deteneva illegalmente in virtu’ del provvedimento di divieto di detenzione armi e munizioni emesso dalla Prefettura reggiana all’indomani del maxi sequestro di armi del 2014.

Sull’uomo l’attenzione dei carabinieri di Bagnolo in Piano non è mai calata. I militari acquisiti elementi che portavano a ritenere che il 72enne possedesse ingenti somme di danaro e armi illegalmente detenute, hanno riferito all Procura reggiana e il pm Pantani ha emesso un decreto di perquisizione che, eseguito dai carabinieri, ha portato al sequestro della ingente somma di danaro e delle armi.