Trasporti, parte la class action dei camionisti reggiani

2 settembre 2016 | 15:57
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Trasporti, parte la class action dei camionisti reggiani

Gli autotrasportatori del consorzio Cna Fita, dopo la sentenza dell’Antitrust, sono pronti a far valere in tribunale le loro ragioni contro i big delle case costruttrici

REGGIO EMILIA – Gli autotrasportatori reggiani del consorzio Cna Fita sono pronti a far valere in tribunale le loro ragioni contro i big delle case costruttrici. Dopo la sentenza dell’Antitrust che ha sanzionato le imprese per essersi accordate, negli anni scorsi, sui prezzi degli autocarri e sulla tempistica per l’introduzione di tecnologie anti-inquinamento, parte infatti una class action per chiedere il risarcimento danni per 14 anni di speculazioni e costi maggiorati ingiustamente sostenuti dalla categoria.

In questi giorni, Cna Fita ha infatti sottoscritto una convenzione con una societa’ di consulenza che permette agli associati Cna di partecipare all’azione collettiva senza alcun costo anticipato. Tutti gli autotrasportatori che hanno acquistato autocarri, anche usati, delle marche sanzionate nel periodo che va dal 1997 al 2011, potranno richiedere un risarcimento danni per il sovrapprezzo dei mezzi determinato dal cartello dei costruttori, stimato tra il 10% e il 20%.

Solo in caso di risarcimento effettivamente ottenuto, la societa’ di consulenza tratterra’ il 35% della somma risarcita, senza alcun costo in caso di insuccesso. “Sapere che dal 1997 al 2011, in piena crisi economica, Daf, Truck, Daimer, Iveco, Man, Volvo, Renault, Mack e Ud Truck si sono accordati sui prezzi degli autocarri di medie dimensioni e di grandi dimensioni, e sulla tempistica per l’introduzione di tecnologie anti-inquinamento ha davvero dell’incredibile”, spiega il presidente provinciale degli autotrasportatori Sante Zambelli.

“La sentenza dell’Antitrust con la multa piu’ alta mai comminata dall’Unione europea e” stata solo il primo passo. Ora siamo pronti a quello successivo”. Zambelli invita quindi gli autotrasportatori coinvolti in questa vicenda a prendere parte alla class action “per dare valore ad un’azione di portata storica per la nostra categoria e un segnale forte contro qualsiasi forma di concorrenza sleale. Abbiamo gli strumenti e le competenze per andare fino in fondo e vedere riconosciuti i nostri diritti”. Intanto, i parlamentari reggiani del Pd Leana Pignedoli e Paolo Gandolfi hanno portato in aula la proposta di Cna Fita Reggio Emilia di reinvestire i 3 miliardi della sanzione europea alle case costruttrici in aree di sosta e servizi dedicati agli autotrasportatori lungo le strade d’Europa (Fonte Dire).