Schianto mortale, la vittima è un ladro albanese: caccia al complice

29 settembre 2016 | 09:08
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Schianto mortale, la vittima è un ladro albanese: caccia al complice

La Bmw 330 che si è ribaltata ieri sera era rubata e sopra c’erano degli attrezzi da scasso. Si cerca l’amico che è fuggito, ferito, per i campi. Prima dell’incidente c’è stato un tentato furto a San Martino in Rio

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Era un ladro il 28enne albanese, Gjini Arsen, morto ieri sera alle 22,30, in un incidente avvenuto a Prato di Correggio davanti al magazzino Ama, mentre era alla guida di un potente Bmw 330 rubata mesi fa a Somma Lombardo (Varese).

La polizia stradale, giunta sul posto per i rilievi, ha trovato anche degli attrezzi da scasso sull’auto accartocciata e della refurtiva che, tuttavia, pare non sia stata rubata in giornata. Proprio ieri sera, prima dell’incidente, è stato segnalato un tentativo di furto in un’abitazione a San Martino in Rio, dove era stata segnalata una macchina identica a quella che si è ribaltata.

E’ probabile che i ladri fossero i due che poi, sulla Bmw, si sono ribaltati. Probabilmente stavano correndo a tutta velocità perché avevano visto una pattuglia dei carabinieri che si stava avvicinando alla zona del tentato furto e cercavano di allontanarsi il più possibile dalla zona. I due potrebbero fare parte di una banda di ladri che colpiscono spesso in quella zona tra le 19 e le 22.

Carabinieri e polizia ora stanno cercando l’amico del 28enne morto che era di fianco a lui in auto e che è fuggito per i campi subito dopo l’incidente. Si capisce adesso il motivo della fuga che, in un primo momento, era sembrata incomprensibile. L’uomo è sicuramente ferito, ma probabilmente non in modo grave dato che dalla parte del passeggero l’auto risulta molto meno danneggiata dall’incidente, mentre il guidatore è stato letteralente schiacciato dal mezzo.

Elementi utili per identificarlo potrebbero arrivare dal lavoro della scientifica che ha trovato tracce di sangue dalla parte del passeggero che potrebbero appartenere all’uomo in fuga.