Picchia ex compagna e figlio: poi punta la pistola contro i carabinieri

26 settembre 2016 | 11:20
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Picchia ex compagna e figlio: poi punta la pistola contro i carabinieri

In manette, per resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia, un 52enne originario di Cutro

BAISO (Reggio Emilia)– Un 52enne originario di Cutro, imprenditore edile residente a Baiso, è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri in un appartamento di Baiso con l’accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia.

I carabinieri erano intervenuti perché l’uomo, ubriaco, stava picchiando l’ex compagna copendola alla testa con il calcio della pistola, probabilmente una scacciacani. Violenze che hanno coinvolto anche il figlio minorenne che, intervenuto in difesa della mamma, alla mano con il calcio della pistola.

Sul posto i carabinieri delle stazioni di Carpineti e Baiso minacciati di morte dal 50enne che li ha ricevuti puntandogli la pistola che ha scarrellato due volte e lanciando all’indirizzo dei militari una bottiglia. Solo il sangue e la professionalità dei carabinieri hano evitato peggiori conseguenze. I militari, dopo aver indossato i giubbetti antiproiettile, hanno cercato di portare alla calma l’uomo invitandolo a posare l’arma.

Sentendosi accerchiato il 50enne è scappato all’interno di un boschetto da dove, dopo aver nascosto l’arma,  è uscito venendo bloccato dai carabinieri. La pistola, forse una scacciacani, è ora cercata dai militari che con l’accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale hanno arrestato il 50enne originario di Cutro imprenditore edile di Baiso.

L’uomo è anche accusato del reato di maltrattamenti in famiglia per le violenze compiute a carico dell’ex compagna e del figlio ancora minorenne. Questi ultimi due, che sono stati portati all’ospedale, sono stati medicati e giudicati guaribili in 5 giorni (la donna) e 6 (il figlio).

Questa mattina il 52enne comparirà davanti al Tribunale di reggio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate dai carabinieri di Carpineti e Baiso che l’hanno arrestato.