La Bce lascia i tassi invariati

8 settembre 2016 | 15:29
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La Bce lascia i tassi invariati

Quantitative easing fino a marzo 2017, oltre se necessario. Draghi: “Economia solida, ma rischi al ribasso”

REGGIO EMILIA – L’economia dell’area euro è “solida ma lo scenario base rimane soggetto a rischi al ribasso”. Lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi nella conferenza dopo il consiglio direttivo. “Non abbiamo discusso” dell’estensione del programma di acquisti (Qe), afferma Draghi, ricordando come il consiglio dei governatori della Bce abbia dato incarico ai comitati “di valutare le opzioni per assicurare una corretta attuazione del nostro programma di acquisto”.

La Bce lascia i tassi invariati. Francoforte ribadisce che porterà avanti il piano di acquisti “Quantitative easing” fino al marzo 2017 “o oltre se necessario”. L’istituto ha affermato di mantenere gli acquisti di asset al ritmo di 80 miliardi di euro al mese.

Francoforte ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni del Pil per il 2016 e limato quelle per il 2017. Lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del consiglio, secondo cui quest’anno sarà pari all’1,7% contro l’1,6% di giugno, mentre nel 2017 sarà dell’1,6% a rispetto alla precedente dell’1,7%. Nel 2018 la stima è dell’1,6%. Per quanto riguarda l’inflazione le previsioni sono immutate: 0,2% nel 2016, 1,2% nel 2017 e 1,6% in 2018.