Il Papa ad Assisi: “Si spegne il grido dei profughi come si cambia canale in Tv”

20 settembre 2016 | 18:24
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Il Papa ad Assisi: “Si spegne il grido dei profughi come si cambia canale in Tv”

Il pontefice: “Dio di pace, non esiste Dio di guerra, è solo vergogna”

REGGIO EMILIA – Le vittime della guerra che scappano dalle loro terre “incontrano troppe volte il silenzio assordante dell’indifferenza, l’egoismo di chi è infastidito, la freddezza di chi spegne il loro grido di aiuto con la facilità con cui cambia un canale in televisione”. Lo ha detto il Papa nella meditazione durante la preghiera ecumenica nella Basilica di San Francesco. “A loro viene spesso dato, come a Gesù, l’aceto amaro del rifiuto”.

C’è un grido che implora ed è quello delle vittime della guerra ma anche dei bambini “cui è preclusa la luce di questo mondo” e dei poveri. E’ per tutti loro la preghiera di Papa Francesco nella Basilica di San Francesco d’Assisi. Nelle parole di Gesù ‘Ho sete’ “possiamo sentire la voce dei sofferenti, il grido nascosto dei piccoli innocenti cui è preclusa la luce di questo mondo, l’accorata supplica dei poveri e dei più bisognosi di pace. Implorano pace le vittime delle guerre che inquinano i popoli di odio e la terra di armi”.

Francesco è stato accolto dal Custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti. Il Papa ha salutato e abbracciato Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli; Ignatius Aphrem II, patriarca siro-ortodosso di Antiochia; Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e Primate della Chiesa di Inghilterra; Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma; Abbas Shuman, vice presidente dell’Università Al-Azhar; il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi. Ad accoglierlo anche alcuni rappresentanti del governo italiano: stretta di mano e scambio di qualche parola tra il Papa e il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e il viceministro agli Esteri Mario Giro.