Filo Rosa, sartoria per donne in cerca di riscatto

21 settembre 2016 | 14:55
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Filo Rosa, sartoria per donne in cerca di riscatto

Voluta da Caritas e Madre Teresa produce abiti per la ristorazione

REGGIO EMILIA – Abiti e borse progettati e realizzati da donne in situazioni di difficolta’. Sono quelli prodotti dal “Filo Rosa”, il laboratorio sartoriale nato a Reggio Emilia dalla collaborazione tra due realta’ che operano nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate: la cooperativa sociale Madre Teresa nata nel 2001 e Nuovamente di Caritas Reggiana.

La sartoria, che ha aperto questa mattina i battenti ufficialmente, impiega cinque lavoratrici, inizialmente ospitate nelle case di accoglienza della coop Madre Teresa, piu’ altre quattro donne che sono in formazione. E’ dalle loro mani che nascono i capi di abbigliamento per la ristorazione e l’agroalimentare oltre a tovaglie e presine. L’iniziativa e’ sostenuta da AccorHotels, uno dei principali gruppi alberghieri a livello mondiale, l’azienda Ferrarini di Reggio Emilia e il Premio Marco Biagi promosso dal ”Resto del Carlino”.

“La nostra cooperativa – spiega il presidente della Madre Teresa, Lino Orlandini – si occupa di genitorialita’ e benessere dei bambini in situazioni di marginalita’ sociale, gestendo due case di accoglienza con otto nuclei ciascuna. Ma siamo convinti che oltre all’accoglienza bisogna dare anche gambe al futuro e per questo, dopo aver assunto la qualifica di cooperativa di tipo B per l’inserimento lavorativo, abbiamo lanciato progetti come questa sartoria o il laboratorio gastronomico ”Mani in pasta””.

In queste esperienze, sottolinena Orlandini, “il lavoro e’ un’occasione di riscatto ed e’ per noi fondamentale rimanere in contatto con la comunita’”. Isacco Rinaldi, presidente della Caritas reggiana, osserva che “nonostante i percorsi seguiti dalle persone che si rivolgono a noi, non e’ facile per loro inserirsi nel mondo del lavoro. Questo ci ha indotto a creare un nostro progetto in cui crediamo fortemente”.

Elisa Belli, responsabile del progetto, sottolinea invece: “Questa attivita’ e’ prima di tutto un hub formativo, ma anche un centro produttivo. Parte dal sociale ma si prefigge di piu’ facendo dialogare il mondo cooperativo e il profit per sviluppare una responsabilita’ sociale d’impresa che veda le donne come prime protagoniste del nostro operare, dando vita a nuove aziende.

Enrica Tomei, Project Manager Risorse Umane di AccorHotels Italia, Grecia e Israele, commenta infine: “Sono convinta che le aziende debbano impegnarsi a livello sociale e l’esperienza del ”Filo rosa” si inserisce perfettamente nel quadro delle attivita’ di responsabilita’ che portiamo avanti, che vedono anche un progetto dedicato appunto alle donne”. I prodotti della sartoria, oltre che nei locali di via Kennedy 17 a Reggio, saranno in mostra nel periodo natalizio in un ”temporary shop” in vicolo Trivelli, nel centro storico della citta’ (fonte Dire).