Esplode un ordigno a New York: 29 feriti a Chelsea

18 settembre 2016 | 09:13
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Esplode un ordigno a New York: 29 feriti a Chelsea

Nelle vicinanze trovato un altro possibile ordigno. Sindaco: nessun legame col terrorismo

REGGIO EMILIA – Un ordigno nascosto in un cassonetto è esploso ieri sera a Manhattan, tra la 23ma strada e la 7ma avenue nel quartiere di Chelsea, causando almeno 29 feriti di cui uno in gravi condizioni. E nelle vicinanze la polizia ha trovato un altro ordigno esplosivo, realizzato con una pentola a pressione che è stato rimosso dalla polizia.

Sul luogo dell’esplosione sono accorsi polizia, vigili del fuoco, Fbi e antiterrorismo. La zona è stata cordonata e isolata; chiuse alcune linee della metro. Secondo la polizia di New York si tratterebbe di un attacco intenzionale e non di una esplosione accidentale, ma secondo il sindaco De Blasio non ci sarebbero al momento legami con il terrorismo. Nessuna connessione nemmeno con l’esplosione avvenuta sempre ieri nel New Jersey.

La polizia di New York starebbe esaminando un terzo “sito di interesse” che potrebbe essere legato all’attentato. Finora, oltre all’ordigno esploso sulla 23ma strada, la polizia ha trovato un secondo ordigno artigianale sulla 27ma strada. La deflagrazione e’ avvenuta mentre Barack Obama e Hillary Clinton parlavamo a un gala di raccolta fondi della Black caucus foundation a Washington.

E’ uno dei quartieri piu’ affollati e vivi di Manhattan la zona di Chelsea dove alle 20,30 circa di ieri ora locale (le 2:30 di oggi in Italia) una forte esplosione ha scosso la 23ma strada tra la sesta e la settima avenue. In particolare, la 23ma strada e’ una delle intersezioni piu’ trafficate della citta’, non solo per la presenza di diverse stazioni della metropolitana ma anche per l’alta concentrazione di ristoranti, supermercati e uffici.

Ad un paio di isolati a nord c’e’ Eataly, il Flatiron Building, mentre proprio nel punto delle esplosioni ci sono due tra i piu’ grandi supermercati di New York: Trader Joe’s e Fairway. Piu’ a ovest c’e’ Wholefoods. Secondo quanto ha riferito l’emittente della citta’ New York 1, non c’e’ stata alcuna evacuazione di edifici.

De Blasio: “Non ci sono minacce specifiche”
“È stato un episodio molto grave e sicuramente intenzionale, ma per il momento non ci sono prove credibili di legami con il terrorismo, né emergono minacce specifiche per la nostra città”, ha detto il sindaco di New York, Bill De Blasio, accorso subito sul luogo dell’esplosione. “Ventinove persone sono state ferite – ha proseguito il sindaco – ma per fortuna, tranne un caso, nessuna è in condizioni gravi e nessuna è in pericolo di vita”.

Un’altra esplosione nel New Jersey
Nel pomeriggio di ieri, poco prima dell’incidente di Chelsea, c’era stata un’altra esplosione nel vicino stato del New Jersey, ma – secondo il sindaco De Blasio, che ha partecipato a una conferenza stampa assieme a James O’Neill, da poco insediatosi come capo della polizia al posto di William Bratton – non c’è nessuno collegamento tra i due episodi, come invece qualcuno aveva detto in un primo momento, ipotizzando una catena

L’attentato in Minnesota
Un uomo ha colpito ieri sera a coltellate e ferito almeno otto persone in un centro commerciale del Minnesota, prima di venire ucciso. I feriti sono stati trasportati in ospedale e non sarebbero in pericolo di vita, secondo il nosocomio della città di Saint Cloud. “L’individuo che riteniamo essere il responsabile del ferimento delle vittime è deceduto all’interno del centro commerciale”, afferma la polizia locale. L’uomo “ha fatto un riferimento ad Allah” prima di attaccare, ha detto il capo della polizia Blair Anderson – citato dai media locali – aggiungendo che l’aggressore ha chiesto almeno ad una persona se era musulmana prima di colpirla.