E’ morto il principe del foro Romano Corsi

30 settembre 2016 | 13:11
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E’ morto il principe del foro Romano Corsi

Si è spento giovedì mattina, all’età di 75 anni, all’ospedale di Baggiovara di Modena dove era ricoverato da qualche giorno. I messaggi di cordoglio

REGGIO EMILIA – E’ morto uno dei principi del Foro di Reggio Emilia, l’avvocato Romano Corsi, ex presidente del Consiglio comunale per nove anni. Il noto penalista si è spento ieri all’età di 75 anni all’ospedale di Baggiovara di Modena dove era ricoverato da qualche giorno a causa di un grave attacco ischemico che lo aveva colpito nell’agosto scorso. La messa funebre è stata celebrata oggi pomeriggio in forma privata alle 15,30 nella chiesa di Sant’Agostino di fronte ai famigliari e agli amici più stretti.

Gestiva, insieme alla figlia Francesca, lo studio legale in via Roma. Proprio l’estate scorsa era stato premiato per i 50 anni di attività in Sala del Tricolore dagli Ordini degli avvocati di Reggio Emilia. Corsi, in ottimi rapporti con l’ex sindaco di Reggio, Antonella Spaggiari, era stato consigliere comunale nelle fila dei Ds dal 1995 al 2004 quando primo cittadino era la Spaggiari e, in quel periodo, era stato presidente del consiglio comunale.

Aveva anche sfiorato la candidatura a sindaco di Reggio perché nell’ottobre del 2003 i Ds lo volevano proporre come candidato sindaco alle elezioni del 2004, ma poi, anche in seguito a divergenze in seno al partito, la coalizione di centrosinistra trovò la quadra sulla candidatura di Graziano Delrio grazie al paziente lavoro di tessitura della Margherita e di Pierluigi Castagnetti in primis.

La carriera di avvocato di Romano Corsi è stata lunga e illustre. Era difensore di fiducia di Franco Bonferroni e molti se lo ricorderanno per il processo relativo al rapimento di Silvana Dall’Orto, dove era difensore della reggiana rapita. Difese anche molti uomini del mondo cooperativo quando, all’epoca di Tangentopoli, vennero fuori inchieste sui rapporti fra mondo coop e politica. Ma il suo nome è spuntato, come difensore, in alcuni dei processi più importanti degli ultimi trent’anni nella nostra città e non solo.

Oltre alla figlia Francesca, Romano Corsi lascia anche la moglie e la figlia secondogenita.

I messaggi di cordoglio

Il ministro Delrio: “Professionista stimato, di grande correttezza istituzionale”
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ricorda l’avvocato e noto penalista Romano Corsi, già presidente del Consiglio comunale di Reggio Emilia. “Professionista stimato, di grande correttezza istituzionale – dichiara il Ministro Delrio nel ricordarlo – Qualità che abbiamo potuto apprezzare anche quando ha rappresentato le istituzioni, rendendo un prezioso servizio alla comunità reggiana”. Il ministro Delrio ha inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia, evidenziando la “grave perdita per la comunità” con la sua scomparsa.

Il sindaco Vecchi: “Uomo di grande cultura e sensibilità politica”
Il sindaco Vecchi lo ricorda così: “Di Romano Corsi, che Reggio Emilia ricorda tra i suoi figli più illustri e autorevoli nella professione forense, desidero ricordare qui, con gratitudine, prima di tutto l’impegno politico svolto con un taglio spiccatamente istituzionale, nell’Amministrazione comunale. Eletto consigliere comunale nel 1990, come indipendente appartenne al gruppo Pci-Pds, mise a disposizione la sua ampia e rigorosa competenza nelle materie giuridiche, la sua cultura e la sua sensibilità politica nella Riforma dell’Ente, assumendo su questo tema una delega assessorile specifica ed elaborando lo Statuto comunale. E’ stato poi rieletto in Sala del Tricolore nelle tre consigliature successive, fino al 2004, appartenendo ai gruppi Pds, Ds e Ds per l’Ulivo, Pd, ricoprendo il ruolo di presidente del Consiglio comunale dal 1995 al 2004. Un cammino politico e amministrativo a servizio della città, dell’istituzione che più la rappresenta, alimentato da una visione progressista originale, attenta alla complessità e alla molteplicità di idee, prospettive e tensione al rinnovamento che la società – entrata nella cosiddetta Seconda Repubblica – esprimeva già dagli inizi degli anni Novanta. Nella sua lunga carriera professionale, ha associato la brillantezza oratoria e l’intuizione a una eccezionale solidità giuridica, che gli derivava dagli originari, approfonditi studi civilistici: un bagaglio di conoscenza che ha saputo riversare, in più di 50 anni di professione, nella difesa nei processi penali, specializzazione che gli è valsa successi e notorietà di rilevo nazionale. Credo che la vita pubblica di Romano Corsi abbia avuto in definitiva due capisaldi: la cura della comunità, del buon governo e del pluralismo realizzata nell’Istituzione comunale e la tutela delle garanzie di dignità, equità e libertà della persona tradotta nella professione forense, esercitando per i suoi assistiti il diritto alla difesa che è sancito esplicitamente dalla nostra Costituzione. Ai familiari e a quanti hanno conosciuto, lavorato e stimato l’avvocato Romano Corsi, esprimo il cordoglio mio personale e dell’Amministrazione comunale”.

L’avvocato Pagliani: “Per me era un maestro”
Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale e avvocato, Giuseppe Pagliani, scrive: “Con profonda tristezza esprimo il mio personale dispiacere per la scomparsa dell’amico ed avvocato Romano Corsi. La nostra città perde un professionista di immensa competenza ed un giurista di eccezionale qualità. Il rispetto e l’attenzione che Romano ha riservato a tutti coloro che si rivolgevano a lui per questioni giuridiche di ogni tipo, ha lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti i suoi colleghi, conoscenti ed assistiti. Romano è stato per me un “maestro” ed una guida all’inizio del mio percorso professionale, il patrimonio di esperienza e di amicizia che mi ha sempre riservato sarà eredita  fondamentale per tutto il resto della mia vita. Ciao Romano amico mio e maestro,  ti abbraccio fortemente”.