Cavriago, il sindaco sui voucher: “Cgil scorretta, fa propaganda”

16 settembre 2016 | 15:03
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Cavriago, il sindaco sui voucher: “Cgil scorretta, fa propaganda”

Burani replica al sindacato: “Strumento legale, la privacy dei cittadini sarà tutelata”

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – “In merito alla lettera della Cgil Funzione pubblica, di cui danno notizia alcuni organi di stampa, credo sia bene fare alcuni chiarimenti. Il primo, di correttezza, visto che la lettera è indirizzata al sindaco ma non è mai stata mandata al sottoscritto. Bisognerebbe prima informare gli interessati invece che fare denunce a mezzo stampa. Sono usanze da polemica politica non da confronto sindacale su lavoro e gestione del personale”.

Il sindaco di Cavriago, Paolo Burani, interviene in merito alla polemica sollevata dalla Cgil, dopo il bando del Comune della val d’Enza che vuole impiegare due figure all’ufficio tributi pagate con questa modalità per un totale di 480 ore equivalenti a 4.800 euro. Non è la prima volta che un Comune utilizza questo strumento nella nostra provincia, ma di solito questi tagliandi, sempre avversati dal sindacato, venivano utilizzati per pagare piccole manutenzioni e lavoretti tipo lo sfalcio dell’erba e non erano mai stati introdotti per figure di questo tipo.

Continua Burani: “L’istituto dei voucher rientra tra le modalità di pagamento di lavoro occasionale accessorio e l’amministrazione ha ritenuto di avvalersene al fine di realizzare un progetto specifico – come si legge nella delibera di giunta – limitato sia nella durata temporale (pochi mesi – termine massimo previsto 31/12/2016) sia nelle ore di lavoro settimanale previste. Premesso che l’istituto rientra, come già precisato, nell’ambito del lavoro occasionale, rispetto a quest’ultimo, l’istituto dei voucher prevede la copertura assicurativa Inail e una percentuale di contribuzione Inps. Se si vuole fare un ragionamento più ampio sull’uso dei voucher e sull’abuso che se ne è fatto nel nostro paese, soprattutto nel privato, sono concorde con il sindacato. Ma non si faccia propaganda sulla pelle di una amministrazione comunale”.

E aggiunge relativamente ai problemi di privacy sollevati dal sindacato: “In riferimento all’opportunità amministrativa, le persone che saranno individuate per la realizzazione del progetto, saranno tenute, come tutti i soggetti che entrano in contatto con la P.A. (fornitori, professionisti, appaltatori, collaboratori a vario titolo), al rispetto, tra le altre, delle norme relative alla privacy nonché al rispetto del codice di comportamento dei dipendenti”.

Conclude Burani: “Quarta considerazione: se per stile “low cost” (il nuovo corso del sindacato prevede l’uso dell’inglese per farsi capire meglio?) si intende cercare di spendere meno e riuscire a fare attività a favore della comunità, è quello che cerchiamo di fare visti i problemi che abbiamo. Fare polemiche su queste tematiche con un Comune di 9.800 abitanti che ha più di 100 dipendenti, che ha la maggior parte dei servizi a gestione diretta, che anche negli ultimi anni ha cercato di stabilizzare il personale e dove possibile assumerlo, mi pare, questo sì, davvero sconcertante. Chiedo al sindacato di fare meno politica ed entrare nel merito delle scelte e delle decisioni di un Comune con più equilibrio”.