Rissa fra profughi in via Zanti, un’inquilina: “Noi non li volevamo”

13 agosto 2016 | 11:42
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Rissa fra profughi in via Zanti, un’inquilina: “Noi non li volevamo”

Una donna ha detto: “Abbiamo fatto una riunione di condominio un anno fa e ci siamo opposti. Ci hanno accusato di razzismo. Devono stare in centri apposta e non in case dove ci sono famiglie con bambini”

REGGIO EMILIA – “Noi non li volevamo, ce li hanno imposti e dicevano che eravamo razzisti”. Lo dice a Reggio Sera un inquilina il giorno dopo la rissa scoppiata fra profughinell’appartamento del condominio via Zanti 4 (una laterale di via Matteotti a pochi passi dal Mirabello).

L’appartamento è al quarto piano e, da circa un anno, viene affittato dal proprietario alla Dimora d’Abramo (infatti la targhetta sul campanello riporta il nome della coop sociale) che ci mette dentro i profughi che arrivano nella nostra provincia.

Una signora si affaccia dal balcone e dice a Reggio Sera: “Sarà circa un anno che ci sono dentro dei profughi. Noi avevamo fatto un incontro con la Dimora D’Abramo e ci eravamo opposti, ma li hanno messi dentro lo stesso. Finora non era mai successo nulla ma ieri sera è stato davvero un brutto spettacolo”.

E’ successo che fra gli otto immigrati che occupano l’appartamento è scoppiata una lite (pare per l’utilizzo della cucina) e uno di loro, un 22enne del Bangladesh, sanguinante e tumefatto per i colpi ricevuti, è rimasto appeso per un po’ alla ringhiera di un balcone al quarto piano (quello che dà sulla parte posteriore del palazzo, ndr). Poteva cadere da un’altezza di dieci metri e si sarebbe sfracellato.

Per fortuna i vicini hanno chiamato i carabinieri e intimato agli immigrati di tirarlo su. Così è stato e poi, all’arrivo delle forze dell’ordine, c’è stato un fuggi fuggi generale con i vestiti sporchi di sangue gettati in un cassonetto e poi recuperati dai carabinieri.

L’immigrato ferito è stato trovato poco lontano ed è stato portato in ospedale. Ha riportato la frattura di una costola e del naso ma non è in pericolo di vita. Mentre la signora parla al balcone si affaccia un immigrato, da una finestra all’appartamento del quarto piano, che rimette subito dentro la testa. A quanto pare, infatti, gli occupanti dell’appartamento sono tutti dentro, anche se non rispondono al campanello.

Conclude la signora al balcone: “Ci chiameranno anche razzisti, ma se vuole la mia opinione non si possono mettere queste persone in un appartamento insieme a famiglie con bambini. Bisognerebbe che venissero portati in centri apposta”.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Reggio per lesioni personali. Per ora, in attesa di interrogare il 22enne, non ci sono indagati ma sicuramente qualcuno degli immigrati sarà denunciato una volta terminate le indagini.